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Trapianto di rene e risarcimento negato: il TF riapre il caso del donatore

Una storia iniziata nel lontano 2006
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Fonte Ats
Trapianto di rene e risarcimento negato: il TF riapre il caso del donatore
Una storia iniziata nel lontano 2006

LOSANNA -  Il Tribunale federale (TF) ha parzialmente accolto il ricorso di un donatore di organi che, a distanza di due decenni da un trapianto, chiede di essere risarcito per il mancato guadagno dalla nuova cassa malattia della ricevente. Il caso è stato rinviato al Tribunale amministrativo federale (TAF), competente in materia.

Nel 2006 il ricorrente ha donato un rene alla sorella, ma una lesione a un nervo subita durante l'operazione gli ha impedito in seguito di tornare a esercitare appieno la sua professione di imbianchino. Per dieci anni, le successive assicurazioni sanitarie della ricevente hanno accettato di pagargli un'indennità per la perdita di guadagno.

Nel 2017, la sorella ha cambiato cassa malattia e quest'ultima si è rifiutata di continuare a versare queste prestazioni. L'importo in questione fino al pensionamento del donatore nel 2025 ammonta a circa 900'000 franchi. Nel 2023, il Tribunale amministrativo del cantone Turgovia ha respinto la richiesta dell'uomo.

In una sentenza pubblicata oggi, il TF stabilisce che il ricorrente ha erroneamente invocato la Legge sull'assicurazione malattia (LAMal) per richiedere un risarcimento. L'indennizzo per i donatori di organi si basa infatti sulla Legge sui trapianti.

Mentre la LAMal rientra nel diritto delle assicurazioni sociali, la Legge sui trapianti fa capo a quello relativo alla sanità pubblica. Ne consegue che il Tribunale amministrativo di Turgovia, in quanto autorità cantonale per le assicurazioni sociali, non era competente a trattare il caso. I giudici del TF concludono pertanto che il caso deve essere sottoposto al TAF, al quale è stato quindi rinviato.

(sentenza 9C_121/2024 del 23 giugno 2025)

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