Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Una recluta fa il saluto nazista: è polemica sui social

Sui social media circola sta circolando un breve video girato durante un’esercitazione militare. L'esercito ha aperto un'indagine
Una recluta fa il saluto nazista: è polemica sui social
screenshot
Una recluta fa il saluto nazista: è polemica sui social
Sui social media circola sta circolando un breve video girato durante un’esercitazione militare. L'esercito ha aperto un'indagine

ZURIGO - Un breve video apparso nei giorni scorsi su Instagram sta sollevando un’ondata di indignazione. Nel filmato si vede un gruppo di militari svizzeri in uniforme durante quella che sembra essere una cerimonia di promozione, con una bandiera svizzera sullo sfondo. La scena, verosimilmente inscenata, è accompagnata dalla canzone Erika, nota per la sua popolarità durante l’epoca nazista. Non è chiaro se la musica sia stata aggiunta in un secondo momento.

Il dettaglio più controverso è il gesto di almeno un soldato: per alcuni utenti si tratta inequivocabilmente di un saluto hitleriano, eseguito davanti alla telecamera. Il video, che dura solo pochi secondi, è stato rimosso da Instagram entro lunedì, ma fino alla sera precedente aveva raccolto oltre 100 "mi piace" e numerosi commenti.

Tra le reazioni degli utenti, c’è chi ha chiesto la rimozione immediata del contenuto e chi ha liquidato il tutto come una «goliardata». Altri ancora hanno sostenuto che si trattasse semplicemente di un gesto militare, come il tradizionale «spalierstehen» (stare sull’attenti in formazione).

La reazione dell'Esercito svizzero - Interpellato, il portavoce dell’esercito Mathias Volken ha confermato che il video è noto alle autorità militari: «Abbiamo preso visione del filmato lo scorso fine settimana e stiamo affrontando la questione con la massima serietà. È stata avviato un’indagine interna, tuttora in corso, quindi non possiamo fornire ulteriori dettagli».

Volken ha ribadito la posizione ufficiale delle forze armate svizzere: «L’estremismo non ha posto nell’esercito. Vige una politica di tolleranza zero, ancorata nei regolamenti ufficiali come il Regolamento di servizio. Ogni soldato è tenuto a rispettare i diritti umani e la dignità di tutte le persone, senza discriminazion».
Una linea coerente con la strategia federale e con quanto dichiarato dal capo degli armamenti. «L’esercito prende molto sul serio la propria responsabilità: ufficiali e quadri a tutti i livelli vengono formati per riconoscere e contrastare fenomeni di estremismo».

L'ennesimo scivolone per l'esercito - Il video arriva in un momento delicato per il Dipartimento della difesa, protezione della popolazione e sport (DDPS), già finito più volte sotto i riflettori per notizie poco edificanti: costi fuori controllo per gli F-35, droni messi a terra e accuse di sessismo in ambito militare.

Ironia della sorte, proprio recentemente aveva lanciato «un’offensiva delle buone notizie». In un documento interno – rivelato dalla Aargauer Zeitung – il dipartimento invitava i collaboratori a segnalare successi e progressi nei vari progetti, per rafforzare la fiducia pubblica nell’istituzione. L’iniziativa rischia ora di essere oscurata da un altro caso imbarazzante.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE