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Intossicazione: quasi la metà dei casi riguarda bambini piccoli

Lo scorso anno Tox Info Suisse ha fornito più di 41'000 consulenze per potenziali esposizioni a una sostanza tossica.
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In calo le segnalazioni riguardanti avvelenamenti da farmaci.
Fonte ats
Intossicazione: quasi la metà dei casi riguarda bambini piccoli
Lo scorso anno Tox Info Suisse ha fornito più di 41'000 consulenze per potenziali esposizioni a una sostanza tossica.
BERNA - Lieve aumento delle chiamate al numero 145, quello che fa capo alla fondazione Tox Info Suisse, in seguito a potenziali intossicazioni: nel 2023 il servizio ha fornito 41'261 consulenze, ossia l'1,7% in più rispetto all'anno precedente.A com...

BERNA - Lieve aumento delle chiamate al numero 145, quello che fa capo alla fondazione Tox Info Suisse, in seguito a potenziali intossicazioni: nel 2023 il servizio ha fornito 41'261 consulenze, ossia l'1,7% in più rispetto all'anno precedente.

A comunicarlo è la stessa fondazione in una nota odierna. La fascia di età principalmente interessata è quella dei bambini in età prescolastica, per cui è stato effettuato il 40% delle chiamate totali al 145. I casi riguardano solitamente intossicazioni accidentali.

L'anno scorso si è registrato un calo delle chiamate concernenti tentativi di suicidio, con 308 telefonate in meno (-7% rispetto al 2022): i numeri non raggiungono quelli del periodo pre-pandemico, ma Tox Info «monitora costantemente la situazione», continua la nota.

Nell'arco di un anno sono per contro calate, in proporzione, le segnalazioni riguardanti avvelenamenti da farmaci (35,8% del totale nel 2023, 36,7% nel 2022), così come quelle legate alle piante (8,8% contro 9,6%), ai funghi (1,9%,2,3% l'anno precedente) e animali velenosi (1,2%, 1,3% l'anno prima). La consulenza riguardante altri tipi di intossicazioni, che non vengono specificati nel comunicato, è passata dal 4% nel 2022 al 4,2% l'anno scorso, segnando quindi un lieve aumento.

Un dato particolare registrato nel 2023 è quello delle telefonate a scopo informativo, con cui gli utenti hanno chiesto delucidazioni in merito alle pastiglie di iodio, che vengono distribuite ogni 10 anni a chi vive entro un raggio di 50 km dalle centrali nucleari. L'anno scorso il 145 ha ricevuto 35 chiamate di tale genere, mentre nel 2014 erano state quasi 45.

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