Contro il “Contratto Snello” studenti e apprendisti sciopereranno al fianco dei lavoratori

Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti
IlSISA(Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti) condanna con fermezza le proposte padronali avanzate dalla SSIC, presentate come un «contratto snello», ma che in realtà nascondono misure del tutto inaccettabili: introduzione della settimana lavorativa di sei giorni, aumento delle ore straordinarie, riduzione della tredicesima, possibilità di licenziamento in caso di malattia o infortunio, e minori tutele per i lavoratori over 50.
Queste misure non solo peggiorerebbero drasticamente le condizioni di lavoro degli operai, ma avrebbero anche pesanti ricadute sulle loro famiglie, tra cui numerosi studenti e studentesse. È inaccettabile che la logica miope del profitto perseguita dal padronato vada a minare ulteriormente il potere d’acquisto dei giovani, già colpiti da inflazione, aumento dei premi di cassa malati, tagli all’istruzione e rincari delle tasse scolastiche e universitarie.Le condizioni degli operai rappresentano inoltre il futuro che attende apprendiste e apprendisti.
Non è certo in questo modo che si rende attrattiva una professione: un apprendistato dovrebbe offrire una formazione di qualità, non trasformarsi in manodopera a basso costo. Non a caso, il 61% degli apprendisti, secondo un’indagine sullo stato di salute promossa da WorkMed, dichiara di aver vissuto problemi psichici legati al proprio percorso formativo.
Come se non bastasse, molti interrompono il contratto a causa di condizioni ostili e precarie, aggravate da un diffuso senso di sfiducia verso le autorità preposte al controllo.La SSIC, purtroppo, non si limita ad attaccare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma da anni esercita una forte influenza anche sul mondo della formazione, ostacolando studenti, studentesse, apprendiste e apprendisti.
Basti ricordare la riforma della Legge sull’orientamento del 2017, promossa da esponenti politici legati al mondo padronale, che ha subordinato l’orientamento scolastico alle esigenze del mercato del lavoro. Un ulteriore attacco al sistema educativo è rappresentato dalla retorica della cosiddetta «trappola dell’accademizzazione», che mira a restringere l’accesso al liceo e all’università, spingendo i giovani verso la formazione professionale in modo forzato e strumentale.
Per tutti questi motivi, il SISA – come già annunciato durante l’assemblea del 18 settembre indetta da Unia e OCST – sostiene lo sciopero previsto per il 20 ottobre, mobilitando studenti e apprendisti in un fronte comune con i lavoratori. A tal proposito, oggi è stata presentata e approvata all’unanimità, durante l’assemblea del Liceo di Bellinzona, una risoluzione a sostegno dell’adesione allo sciopero.
Non si tratta solo di solidarietà, ma di consapevolezza: la realtà operaia è anche la realtà dei giovani di oggi e dei lavoratori di domani. Solo uniti potremo garantire un futuro fondato su uguaglianza, solidarietà e benessere.