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Iniziativa 10%

«La ricetta della sinistra? Mettere le mani nelle tasche dei contribuenti»

Piero Marchesi, Consigliere nazionale UDC
TiPress
Fonte Piero Marchesi, Consigliere nazionale UDC
«La ricetta della sinistra? Mettere le mani nelle tasche dei contribuenti»
Piero Marchesi, Consigliere nazionale UDC

TRESA - L’iniziativa del PS che promette di limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile è un inganno. Non risolve nulla, ma sposta il problema dalle casse malati alle casse pubbliche. In poche parole: più tasse per tutti, questa l’unica certezza.

Il problema reale sono i costi sanitari fuori controllo. In Ticino crescono molto più che altrove: abbiamo una ventina di ospedali in un piccolo Cantone, un’esagerazione; il numero di medici pro capite più alto della Svizzera e un abuso di prestazioni nei pronto soccorso. Finché non si affrontano queste cause, i premi continueranno a salire. Questo bisogna avere il coraggio di ribadirlo. L’iniziativa non tocca nulla di tutto questo: si limita a regalare sussidi e a presentare il conto ad altri.

È anche diseducativa: fa credere che il problema dell’aumento dei premi sarà definitivamente “risolto”, mentre in realtà lo si scarica sul ceto medio, che si ritroverà più imposte senza necessariamente ricevere aiuti. E peggio ancora, creerà incentivi perversi: per alcuni converrà lavorare meno pur di ricevere il sussidio. Un colpo alla capacità lavorativa del Cantone e alla responsabilità individuale.

E come si finanzia questa misura? Con le solite ricette della sinistra: più tasse sulla sostanza, aumento dei valori di stima, aumento del moltiplicatore cantonale. A farne le spese non saranno solo gli anziani che hanno la loro casetta, ma anche le famiglie e le PMI. Magari oggi, ingolosite dalle cifre sbandierate dagli iniziativisti, possono sperare in un piccolo beneficio. Ma domani saranno chiamate alla cassa con aumenti di imposte e tasse. Quelli che oggi pensano di guadagnarci resteranno scottati quando arriverà il conto nei prossimi anni.

Ma la prova più lampante arriva dal Canton Vaud, dove un’iniziativa simile è già stata applicata. Lì i costi sono esplosi, e dopo anni di conti in ordine il Cantone si trova oggi in difficoltà finanziarie soprattutto a causa di questa misura. Il danno è sotto gli occhi di tutti: volete che il Ticino ripeta lo stesso errore?

E non facciamoci prendere in giro: l’aumento del moltiplicatore non sarà del 10% come dice il PS, ma almeno del 20%. Poi ci saranno anche i rincari dei Comuni. Risultato: un aumento complessivo delle imposte del 25-30%. Dopo che solo pochi anni fa avevamo ridotto le tasse per aiutare le famiglie, sarebbe un tradimento in piena regola.

Questa iniziativa è pericolosa: non riduce i premi, aumenta le tasse. Non ferma i costi sanitari, gonfia lo Stato. Non protegge il ceto medio e le famiglie, le colpisce.

Per il bene del Ticino va respinta con forza e senza esitazioni.


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