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FART

Sì al nodo intermodale, per un trasporto pubblico più moderno, sicuro ed efficiente

Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART)
FART
Sì al nodo intermodale, per un trasporto pubblico più moderno, sicuro ed efficiente
Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART)

LOCARNO -

Le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) ritengono l’infrastruttura prevista dal nuovo nodo intermodale un’opera imprescindibile per rendere il trasporto pubblico più moderno, efficiente e sicuro, in risposta alla domanda crescente di mobilità nel Locarnese.

Una risposta a un’evoluzione concreta della domanda - Nel primo quadrimestre del 2025, le FART hanno registrato un ulteriore incremento dell’utenza rispetto allo stesso periodo del 2024 (+3% per le linee autobus regionali, +9.4% per quelle urbane), a conferma della crescente attrattiva del trasporto pubblico nella regione. Dal 2019 a oggi, l’utenza complessiva sulle linee è aumentata del 36% sulle tratte regionali e del 49% su quelle urbane. Un’accelerazione significativa si è verificata a partire dal 2021, con l’introduzione del nuovo orario potenziato nel quadro del Programma d’agglomerato del Locarnese di terza generazione, che ha migliorato frequenza e copertura del servizio.

Un nodo oggi inadeguato e poco funzionale - La situazione attuale presenta diverse criticità per l’esercizio in termini di sicurezza, qualità del servizio e accessibilità. L’infrastruttura non è conforme alle normative in materia di accesso per persone con disabilità, né garantisce un’interconnessione fluida e in sicurezza tra i vari mezzi di trasporto. Inoltre, la struttura attuale ostacola l’ottimizzazione dei tempi di transito e la puntualità dei servizi, aspetti centrali per la qualità del trasporto pubblico.

Un’opera imprescindibile a supporto di numeri ed evoluzione dell’utenza, sicurezza, qualità del servizio e accessibilità per tutti - Il nodo intermodale rappresenta un punto chiave per la mobilità del Locarnese, delle valli e della sponda del lago, oltre a essere un collegamento rilevante con l’asse ferroviario cantonale. Il progetto proposto nasce da un processo di pianificazione pubblica e tiene conto del contesto urbano, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione funzionale ed estetica dell’area. «Osserviamo ogni giorno i limiti strutturali dell’attuale nodo e le difficoltà che vivono i nostri utenti. Intervenire è necessario per garantire sicurezza, comfort e accessibilità a tutte e tutti. Il progetto in discussione assicura un netto miglioramento atteso da tempo», afferma Claudio Blotti, direttore FART.

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