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Obiettivo 95%: un’importante vittoria nel nome del diritto allo studio!

SISA, Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti
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Obiettivo 95%: un’importante vittoria nel nome del diritto allo studio!
SISA, Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti
Il SISA accoglie con soddisfazione la decisione del Gran Consiglio di approvare il messaggio relativo al cosiddetto “Obiettivo 95%” ed evadere in tal modo la mozione del deputato Massimiliano Ay (PC), introducendo l’obbligo formativ...

Il SISA accoglie con soddisfazione la decisione del Gran Consiglio di approvare il messaggio relativo al cosiddetto “Obiettivo 95%” ed evadere in tal modo la mozione del deputato Massimiliano Ay (PC), introducendo l’obbligo formativo fino ai 18 anni, che garantisce finalmente a tutti i giovani il diritto di intraprendere un’attività formativa fino al raggiungimento della maggiore età.

Quello approvato dal parlamento cantonale è un buon primo passo per contrastare la disoccupazione giovanile e l'esclusione sociale che generalmente ne consegue (ad esempio attraverso il ricorso all’assistenza, drammaticamente aumentato fra i giovani negli ultimi anni): il SISA rivendica d’altronde l’adozione di provvedimenti in tal senso fin dall’inizio del 2018. È pur vero però che, a differenza dell’obbligo scolastico da noi richiesto due anni fa, l’obbligo formativo non prevede che l’obbligatorietà si estenda fino all’ottenimento di un titolo formativo (diploma secondario superiore), senza il quale non è affatto scontato riuscire a trovare un’occupazione e condizioni di lavoro dignitose (garantite proprio dal valore legale del diploma). Oltre a ciò, l’incertezza relativa ai percorsi formativi riconosciuti dal governo non fornisce garanzie circa la qualità e la democraticità delle soluzioni previste: vi è in effetti il rischio che, attraverso il riconoscimento di talune attività, si alimentino fenomeni di privatizzazione dei percorsi educativi (le società private che offrono servizi di “coaching” sono già oggi numerose) e di selezione sociale fra le nuove generazioni.

Senz’altro soddisfatto per la decisione parlamentare, che fornisce un’importante base legale per l’estensione del diritto allo studio in Ticino, il SISA è però altrettanto cosciente delle lacune che ancora caratterizzano il cosiddetto “Obiettivo 95%” e non mancherà dunque di osservare con attenzione l’applicazione di questo programma. 

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