Dan-Simion, la sfida che deciderà la rotta della Romania

L'esito delle presidenziali indicherà a quale sfera d'influenza apparterrà il Paese in futuro
BUCAREST - Nicusor Dan, il sindaco di Bucarest riformista e filoeuropeista che sfiderà il 18 maggio l'estremista di destra George Simion nel ballottaggio delle presidenziali in Romania, ha prospettato un confronto duro e difficile, dicendosi tuttavia fiducioso su un suo successo, che consentirebbe alla Romania di restare nell'orbita delle alleanze occidentali insieme a Ue e Nato.
«Sarà un secondo turno difficile. Non sarà un dibattito tra due singoli sfidanti ma un dibattito tra l'orientamento filo-occidentale e quello ostile e anti-occidentale della Romania. Sarà questo il tema centrale del ballottaggio», ha detto Dan stamane, come riferito dai media a Bucarest.
«Il nostro compito è quello di convincere i romeni che è necessario mantenere l'orientamento filo-occidentale, e su questo si concentrerà la nostra campagna nelle prossime due settimane», ha aggiunto il sindaco della capitale, che ha lanciato un appello a tutti i romeni a partecipare a tale battaglia.
«Sono ottimista su un nostro successo e che la Romania resterà sulla strada dell'alleanza occidentale», ha affermato Dan, che ha ringraziato tutti quelli che ieri hanno votato per lui. A scrutinio praticamente concluso, con lo spoglio del 99,99% delle schede da parte della commissione elettorale, a vincere il primo turno delle presidenziali è stato l'esponente dell'ultradestra George Simion, politico molto critico con Ue e Nato, filorusso e contrario a ulteriori aiuti militari all'Ucraina, che ha ottenuto il 40,94%.
Quasi il doppio dei consensi rispetto al 20,99% andato a Dan, che ha superato di un soffio Crin Antonescu, il candidato liberaldemocratico della coalizione di governo, fermatosi al 20,3%. Quarto è risultato l'ex premier socialdemocratico Victor Ponta, che ha virato su posizioni nazionaliste e che ha ottenuto il 13,2% dei voti. L'affluenza alle urne è risultata di poco superiore al 53%.