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GIUSTIZIA INTERNAZIONALE

Georgia, la CEDU presenta la fattura a Mosca: 253 milioni

Lo ha stabilito la Corte, che nell'aprile del 2024 aveva condannato la Russia per le violazioni dei diritti umani dopo il conflitto del 2008
Imago
Fonte ats
Georgia, la CEDU presenta la fattura a Mosca: 253 milioni
Lo ha stabilito la Corte, che nell'aprile del 2024 aveva condannato la Russia per le violazioni dei diritti umani dopo il conflitto del 2008

STRASBURGO -  La Russia deve pagare oltre 253 milioni di euro (oltre 235 milioni di franchi al cambio attuale) per le violazioni dei diritti umani causate dall'irrigidimento dei confini tra la Georgia e le regioni secessioniste dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud dopo il conflitto del 2008.

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) che il 9 aprile 2024 aveva condannato Mosca per aver sistematicamente violato i diritti di una parte della popolazione georgiana, sottoposta tra l'altro a maltrattamenti, detenzioni illegali, restrizioni illegali alla libertà di movimento attraverso il confine, e all'accesso alle abitazioni, ai terreni e alle famiglie, nonché la negazione del diritto all'istruzione in lingua georgiana.

Nella sentenza odierna la Corte, all'unanimità, ha concesso un risarcimento complessivo di 253'018'000 euro a titolo di danno morale subito da oltre 29'000 vittime di tale modello o sistema di violazioni, di cui la Russia era stata ritenuta responsabile nella sentenza del 2024.

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