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IL CASO SOCIAL

«Se vuoi togliere anche il reggiseno, ci fai felici tutti»

Frase choc a una 23enne in ospedale prima della tac: il caso esplode sui social, il Policlinico apre un’indagine.
«Se vuoi togliere anche il reggiseno, ci fai felici tutti»
Screenshot Video Social
Fonte ANSA
«Se vuoi togliere anche il reggiseno, ci fai felici tutti»
Frase choc a una 23enne in ospedale prima della tac: il caso esplode sui social, il Policlinico apre un’indagine.

ROMA - Il web - e non solo - si interroga sul caso della giovane 23enne, presunta vittima di una battuta sessista in ospedale: verità o spettacolarizzazione? Nei prossimi giorni se ne saprà di più, dato che è stata aperta un'inchiesta. Ma partiamo dal video social dove la ragazza si sfoga amaramente.

«Se vuoi togliere anche il reggiseno ci fai felici tutti». Questa dunque la frase shock che un tecnico dell'ospedale avrebbe rivolto a Marzia Sardo, studentessa siciliana di 23 anni, in procinto di sottoporsi a una tac alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma giovedì 21 agosto. La vicenda è riassunta in questi termini dall'Ansa.

La giovane sul proprio profilo ha denunciato l'accaduto sui social attraverso un video in lacrime, diventato poi virale. La giovane ha raccontato di aver chiesto ingenuamente se dovesse togliere il reggiseno, data la presenza di ferretto, e il tecnico, «guardando i colleghi, tutti maschi, esclama felicemente 'certo, poi se lo vuoi togliere ci fai felici tutti'».

La direzione del Policlinico - come riferisce l'agenzia stampa - ha avviato un'indagine interna («un approfondimento necessario - riferisce l'ospedale - anche per tutelare i nostri operatori. La difesa della salute pubblica e il rispetto dei pazienti sono le priorità del nostro quotidiano»), con i testimoni che saranno ascoltati già lunedì. Intanto, sui social, la reazione di Marzia è stata criticata da alcuni utenti che l'hanno definita esagerata.

La replica alle critiche - Critiche alle quali la studentessa ha replicato duramente: «Il fatto che anziché essere giudicato il medico e il sistema che normalizza queste azioni venga giudicata la mia reazione già la dice lunga», e ancora «io quelli che dicono che sono pesante perché era solo una battuta neanche, neanche li degno di parola perché sono i figli sani di questa società malata, ma chi invece riconoscendo l'azione compiuta giudica la mia reazione... fatevi curare perché siete malati pure voi».

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