Val d'Intelvi, «percosse e ingiurie» in casa anziani: in manette sette operatori


Le violenze sui più deboli sarebbero cominciate nel 2022 nella struttura di Dizzasco, in Valle Intelvi.
Le violenze sui più deboli sarebbero cominciate nel 2022 nella struttura di Dizzasco, in Valle Intelvi.
COMO - Percosse, ingiurie e denigrazioni agli ospiti della casa anziani (una Rsa) di Dizzasco, in Valle Intelvi. È quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Menaggio, condotte insieme a quelli del nucleo investigativo del comando provinciale di Como, che questa mattina hanno arrestato sette persone (5 ai domiciliari e due in carcere).
L'inchiesta era scattata nell'agosto del 2024 dopo un esposto presentato ai militari dell'Arma (presso la Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi) che si riferiva ai primi episodi di violenza risalenti al 2022. Gli investigatori hanno così per mesi raccolto testimonianze video e intercettazioni di quanto avveniva nella struttura.
È stato quindi certificato il susseguirsi di violenze sistematiche, diventate un modus operandi nei confronti dei pazienti: persone allettate, anziane e malate, conseguentemente intimorite, scosse e dunque in preda a uno stato di sofferenza morale e psichica. Alcuni anziani portavano d'istinto le mani a protezione del viso per non essere colpiti.
Umiliazioni fisiche e psichiche che vengono dunque contestate ai sette individui che le avrebbero messe in atto in modo continuato all'indirizzo di una pluralità di soggetti assistiti. Così scrivono gli inquirenti sui reati cointestati: «Azioni crudeli e offensive che hanno creato nelle vittime uno stato di sofferenza morale e psichica mediante continue percosse, ingiurie, denigrazioni. Le umiliazioni, fisiche e psichiche sono state perpetrate nei confronti di persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti».
I carabinieri hanno anche contestato a un’operatrice l'assenza di un titolo riconosciuto per svolgere la professione di infermiera.