Un'altra condanna a morte con l'azoto


Alan Eugene Miller era stato condannato nel 2000 per l'uccisione di tre persone
Alan Eugene Miller era stato condannato nel 2000 per l'uccisione di tre persone
Lo stato americano dell'Alabama ha eseguito la sua seconda condanna a morte usando il metodo dell'asfissia con l'azoto: la quinta esecuzione in cinque Stati Usa in soli 6 giorni.
Secondo quanto racconta il Guardian, Alan Eugene Miller, 59 anni, è morto alle 18.38 ora locale di ieri legato al lettino dopo aver tremato ed essersi dimenato e contorto per almeno sei minuti, costretto a respirare azoto puro attraverso un tubo collegato a una maschera stagna che gli copriva il volto. L'azoto - che viene ritenuto "inaccettabile" da molti veterinari europei come metodo per l'eutanasia degli animali - è contenuto in grande quantità nell'aria, ma respirato puro ha il potere di sostituirsi all'ossigeno e di portare all'asfissia progressiva, in modo indolore e incosciente, secondo gli ideatori.
Miller, condannato a morte nel 2000 con l'accusa di aver ucciso nel 1999 tre persone che lui riteneva avessero sparso falsità su di lui, subito prima dell'esecuzione ha dichiarato: «Non ho fatto niente per essere qui. Non ho fatto niente per essere nel braccio della morte».
L'esecuzione di Miller's è stata preceduta, venerdì scorso, da quella di Khalil Divine Black Sun Allah in South Carolina - la prima esecuzione in quello Stato da 13 anni -, di Travis Mullis in Texas e di Marcellus Williams in Missouri martedì e di Emmanuel Littlejohn in Oklahoma ieri.