Gli ospedali di Emergency in Afghanistan «non hanno mai interrotto le attività»


La situazione nella capitale «sembra più tranquilla di qualche giorno fa»
La situazione nella capitale «sembra più tranquilla di qualche giorno fa»
KABUL - Gli ospedali di Emergency «negli ultimi giorni non hanno mai interrotto le attività» e «continuano a rappresentare un punto di riferimento per la popolazione, stremata da decenni di guerra». Lo ha scritto Alberto Zanin, Coordinatore medico della ong italiana a Kabul.
«Tutti i posti letto dell’ospedale» della capitale afghana, «incluse la terapia intensiva e quella sub-intensiva, sono stati pieni per giorni: per questo siamo stati costretti a rivedere i criteri di ammissione, ricoverando solo pazienti in pericolo di vita, con gravi traumi e ferite letali. Ora la situazione sembra stabilizzarsi: se lunedì i pazienti arrivati sono stati 63, nelle ultime 24 ore il flusso è diminuito, con 37 pazienti arrivati ieri. Oggi potremo ricominciare ad ammettere anche pazienti con ferite meno gravi».
Zanin offre un quadro anche sulla situazione a Kabul, che «sembra più tranquilla di qualche giorno fa, ma ci arrivano notizie di scontri a fuoco in aeroporto e ancora ieri notte abbiamo sentito raffiche di kalashnikov». L'opera della ong prosegue nei centri di Lashkar-gah, ad Anabah «così come nei 44 Posti di primo soccorso nelle zone più remote del Paese. Rimaniamo molto preoccupati per la situazione, ma continuiamo a lavorare senza sosta insieme a tutti i nostri colleghi e colleghe afgani. Per curare quanti più feriti, per salvare quante più vite possibile».