«Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa»


Lo ha detto Ursula von der Leyen all'uscita dal vertice di Londra sulla sicurezza
Lo ha detto Ursula von der Leyen all'uscita dal vertice di Londra sulla sicurezza
LONDRA - «Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa»: è di Ursula von der Leyen la prima dichiarazione al termine del summit sulla sicurezza europea tenutosi oggi a Londra.
La Presidente della Commissione europea, una delle prime a uscire dal vertice che si è tenuto alla Lancaster House, ha dichiarato che i 16 leader partecipanti hanno avuto una «discussione franca e positiva» e hanno discusso di ciò di cui ha bisogno l'Ucraina per «assumere una posizione di forza».
«All'Ucraina servono garanzie di sicurezza complete» - Ha ribadito che l'Ucraina ha bisogno di «garanzie di sicurezza complete» e ha anticipato che «la Commissione proporrà un piano» per il riarmo dell'Europa già nel prossimo Consiglio europeo del 6 marzo. «Dobbiamo davvero fare un passo avanti massiccio» ha sottolineato.
«Dobbiamo prepararci al peggio» - Von der Leyen ha avvertito che «è ora estremamente importante aumentare gli investimenti nella difesa per un periodo di tempo prolungato. È per la sicurezza dell'Unione europea: dobbiamo prepararci al peggio e quindi rafforzare le difese» ha dichiarato.
A chi le chiedeva se avesse un messaggio da inviare agli Stati Uniti, la presidente della Commissione europea ha detto che l'Europa è pronta insieme agli Stati Uniti «a difendere la democrazia e il principio dello Stato di diritto: non si può invadere e fare il prepotente con il proprio vicino e non si possono cambiare i confini con la forza» ha sostenuto davanti ai giornalisti.
Il premier inglese Starmer: «Altro pacchetto di aiuti da 1,6 miliardi di sterline per l'acquisto di 5mila missili» - Il summit era cominciato con le parole del Primo ministro inglese Keir Starmer: «Un momento irripetibile per la sicurezza in Europa», aveva detto nel dare inizio al vertice con i leader dei 16 Paesi euro-atlantici, nonché di Nato e UE.
Al termine dell'incontro Starmer ha detto che «il nostro punto di partenza deve essere quello di mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile, in modo che possa negoziare da una posizione di forza, e noi stiamo raddoppiando il nostro sostegno». Sostegno che si tradurrà in un altro pacchetto da 1,6 miliardi di sterline di finanziamento (dopo il prestito di 2,2 miliardi annunciato ieri) che permetterà all'Ucraina di «acquistare più di 5.000 missili di difesa aerea, che saranno prodotti a Belfast, creando posti di lavoro nel nostro brillante settore della difesa» ha rivelato.
«Questo - ha aggiunto - sarà fondamentale per proteggere le infrastrutture critiche ora e per rafforzare l'Ucraina nel garantire la pace quando arriverà, perché dobbiamo imparare dagli errori del passato. Non possiamo accettare un accordo debole come quello di Minsk, che la Russia può violare con facilità». E sul piano di pace allo studio di Regno Unito e Francia, ha confermato di averne discusso con Trump e che «si tratta di qualcosa che può dare un risultato positivo e condurre verso una pace duratura».
Il segretario generale della Nato Mark Rutte: «Altri Paesi aumenteranno le spese per la difesa» - Nelle quasi due ore di colloquio si è parlato di aumento delle spese militari: è stato il Segretario generale della Nato ad annunciare che alla lista dei Paesi che già hanno reso noto di volere aumentare le spese militari, «altri se ne aggiungeranno» e ha affermato che «gli alleati vogliono assicurarsi che Putin non provi mai più ad attaccare l'Ucraina».
La premier italiana Giorgia Meloni: «Abbiamo tutti un obiettivo comune, non dividere l'Occidente» - Sulla necessità di non dividere l'Occidente è tornata la premier italiana Giorgia Meloni. «Tutti condividiamo lo stesso obiettivo, la divisione dell'Occidente sarebbe esiziale per tutti. Sono molto dispiaciuta di quello che è accaduto tra Trump e Zelensky, non è utile in questa fase lasciarsi andare alle tifoserie ma guardare la politica estera con più profondità. Né l'Europa né gli Usa possono permettersi una pace che non dura».
Il premier polacco: «L'Europa si è svegliata» - Per il Primo ministro polacco Donald Tusk «l'Europa si è svegliata» e adesso «parla all'unisono del sostegno all'Ucraina, della necessità di una stretta cooperazione transatlantica e del rafforzamento del confine orientale dell'UE».
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa: «Incontro utile» - Fra i partecipanti anche il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, che ha parlato di un incontro «utile» e ha ringraziato Keir Starmer evocando «ulteriori consultazioni europee», con l'obiettivo di delineare «una pace giusta e duratura» in Ucraina con le necessarie «garanzie di sicurezza» per Kiev.