Andare a una festa per... infettarsi: le autorità preoccupate dai "Covid-19 party"


La moda (che ricorda le "feste della varicella") si sta diffondendo specialmente nello Stato di Washington
La moda (che ricorda le "feste della varicella") si sta diffondendo specialmente nello Stato di Washington
NEW YORK - C'è chi va alle feste per sballarsi e chi invece per infettarsi di coronavirus. È l'ultima follia negli Stati Uniti, dove le autorità hanno lanciato l'allarme per l'aumento dei cosiddetti "Covid-19 party", in cui gli invitati sani si mischiano con persone positive al virus nella speranza di essere contagiati e, guarendo, diventare immuni e poter tornare a girare liberamente.
È una moda - scrivono i giornali - che si sta diffondendo soprattutto nello Stato di Washington, il focolaio iniziale della pandemia in Usa dove i casi hanno superato le 15'000 unità con 834 vittime. «È inaccettabile e irresponsabile - ha commentato Meghan DeBolt, direttrice dell'assessorato alla sanità della contea di Walla Walla -; esporsi deliberatamente a un contagio è rischioso per chi lo fa e per gli altri».
Una moda non originale - In realtà l'idea di farsi contagiare di proposito non è una pratica nuova in America. In passato - ricordano alcuni osservatori - molti genitori erano soliti portare i loro figli alle cosiddette "feste della varicella" per farli venire a contatto con altri bambini che avevano la malattia.
L'idea dei "Covid-19 party" ha cominciato a girare soprattutto dopo che le autorità sanitarie di tutto il mondo hanno cominciato a considerare l'idea dei passaporti d'immunità, il documento che certificherebbe l'assenza di rischio di contagio della persona che lo possiede. E che quindi consente a coloro che sono risultati positivi al virus e poi guariti di viaggiare o di tornare a lavoro più velocemente.
A sconsigliare le feste Covid-19 sono soprattutto i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'ente federale che si occupa della salute pubblica negli Stati Uniti, i quali sottolineano come solitamente sono i giovani che si espongono al contagio, e nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di un ricovero in ospedale per guarire, ma il rischio è che si infettino persone più vulnerabili mettendo quindi a repentaglio la loro vita.