Cerca e trova immobili
CANTONE

Mobbing all'Ospedale regionale di Lugano: «Doveroso commissionare un audit esterno»

Lo chiedono in un'interrogazione interpartitica ben dodici granconsiglieri.
Tipress
Fonte Marco Noi
Mobbing all'Ospedale regionale di Lugano: «Doveroso commissionare un audit esterno»
Lo chiedono in un'interrogazione interpartitica ben dodici granconsiglieri.

LUGANO - Mobbing, discriminazioni e pressioni psicologiche. Ma anche procedure irregolari e interventi inadeguati. È quanto avverrebbe nell'ortopedia dell'Ospedale regionale di Lugano stando a diversi medici che per anni hanno lavorato in quel reparto. E ora anche la politica vuole risposte.

Oggi dodici granconsiglieri* (primo firmatario Marco Noi) hanno infatti presentato un'interrogazione interpartitica sul tema, chiedendo che venga commissionato un audit esterno.

«Quella che si sta sviluppando sotto gli occhi dell’opinione pubblica è una dinamica analoga a quella che abbiamo osservato nella storia che ha coinvolto Unitas», si legge. «Anche in quell’occasione si era partiti da indiscrezioni isolate di presunte molestie sessuali e mobbing esercitate da un dirigente dell’Associazione nei confronti di utenti, volontari e/o dipendenti che sono state in un primo tempo respinte dal Comitato dell’associazione. Con il passare del tempo però, emersero altre testimonianze che via via mettevano sempre più in luce discrepanze, contraddizioni quando non occultamenti sull’operato della dirigenza, e rendevano molto evidente che il processo di verifica dell’accaduto attraverso un audit non poteva assolutamente essere lasciato in mano all’Associazione stessa, ma doveva essere assunto da qualcuno sopra le parti».

«Verosimile che emergano ulteriori segnalazioni» - Nel caso dell’Ospedale Regionale di Lugano, la questione si costella in maniera analoga, viene sottolineato. «Si è partiti con un paio di segnalazioni isolate di un cittadino, per passare alla segnalazione del Caposervizio della chirurgia alla mano e giungere – allo stato attuale – a diverse segnalazioni/testimonianze alla stampa di personale medico e/o amministrativo, delle quali – apprendiamo ora – solo una parte è stata pubblicata. Non è pertanto inverosimile ritenere che l’apertura di un audit pubblico assolutamente indipendente e confidenziale possa far emergere ulteriori segnalazioni».

Errori da riconoscere, errori da correggere - Gli interroganti evidenziano poi che «questo processo di elaborazione dei problemi necessita la maturità di tutte le parti coinvolte – in questo caso CdA EOC, Direzioni EOC, personale EOC, Consiglio di Stato, Gran Consiglio e Cittadinanza – al fine di poter riconoscere, correggere e sanare eventuali errori, disfunzionalità o magari persino illeciti che possono occorrere. La paura del rischio reputazionale non può essere il pretesto per non svolgere questo tipo di analisi oppure per svolgerlo come un “esercizio alibi” che non affronta la questione nella sua interezza e profondità».

La vigilanza del Parlamento - In conclusione, per i granconsiglieri «è doveroso, come giustamente chiede l’ASMACT, procedere a degli accertamenti per comprendere come interpretare le denunce emerse via stampa». Al fine di garantire «l’assoluta indipendenza e imparzialità verso tutte le parti coinvolte» l'audit esterno non dovrebbe però essere commissionato né dall'Ente ospedaliero cantonale né dal Consiglio di Stato, ma da un organo del Parlamento, che farebbe da mandante e da vigilante.

«Il lasciar intendere da parte di EOC che si stia facendo chiarezza attraverso l’audit assegnato all’avvocata Martinelli Peter, del quale non si sa niente dei contenuti e obiettivi, non è purtroppo credibile e ammissibile per tutto ciò che è stato detto finora. A scanso di equivoci, il problema non risiede nell’avvocata Martinelli Peter, ma in chi le ha dato il mandato, in come quest’ultimo sarà stato strutturato e in chi garantisce la vigilanza sull’intero processo», viene concluso.

*Firmatari: Marco Noi, Matteo Buzzi, Samantha Bourgoin, Giulia Petralli, Matteo Quadranti, Roberta Soldati, Matteo Pronzini, Tamara Merlo, Massimiliano Ay, Roberto Ostinelli, Mariapia Ambrosetti, Sara Beretta-Piccoli


Al Consiglio di Stato vengono quindi poste le seguenti domande:

1. Cosa pensa delle denunce emerse via stampa fino ad oggi, segnatamente quella formulata dal “libro denuncia” sul funzionamento dell’Ospedale di Acquarossa e quelle formulate a più riprese sul funzionamento dell’Ospedale Regionale di Lugano?

2. Cosa intende fare il Consiglio di Stato su queste due specifiche situazioni per accertare ciò che è stato denunciato?

3. Negli ultimi dieci anni presso l’ORL quante segnalazioni di qualsiasi tipo di problema sono state inoltrate ai servizi deputati a tale scopo (Qualypoint, whistleblowing o altro)? Quando sono state eventualmente inoltrate queste segnalazioni, quale tipo di problema rilevavano e come sono state elaborate?

4. Ritiene il Consiglio di Stato che vi siano elementi strutturali, organizzativi e strategici legati alla pianificazione ospedaliera o allo stile gestionale dell’EOC che possano condizionare l’operatività degli ospedali, la qualità delle prestazioni e il clima di lavoro?

5. Quanti sono nel reparto ortopedia i medici assunti a tempo determinato sul totale dei medici impiegati? Qual è la durata di questi contratti determinati? Per quante volte in media vengono rinnovati? In generale è una pratica comune presso EOC stipulare contratti a tempo determinato con i medici o altro personale (infermieristico e servizio alberghiero)? In caso affermativo, in quali ospedali questa pratica viene esercitata?

6. Non ritiene il Consiglio di Stato che la valutazione sulle denunce formulate nelle ultime settimane sull’operato del reparto ortopedia dell’ORL non possa e non debba essere svolta dalla Direzione dell’ospedale stesso e nemmeno dal CdS stesso ma debba essere condotta da un auditor esterno e indipendente sotto la regia di un organo del Gran Consiglio?

7. Il Consiglio di Stato ritiene possibile dal punto di vista giuridico, che esso possa trasferire la responsabilità della conduzione e vigilanza sull’audit esterno alla Commissione gestione e finanze oppure alla Commissione sanità e sicurezza sociale? Oppure ritiene necessario dal punto di vista giuridico che la responsabilità debba essere assunta da una Commissione parlamentare di inchiesta come nel caso del funzionario del DSS?

8. Come ha intenzione il Consiglio di Stato di verificare le gravi accuse di presunta falsificazione di rapporti operatori che sarebbero imposte ai subalterni dal responsabile del reparto ortopedia per un sospetto tornaconto?

9. Può dire esattamente il Consiglio di Stato come si è attivato attraverso i propri servizi per garantire la vigilanza sull’operato del reparto ortopedia dell’ORL e sull’operato della Direzione ORL e della Direzione EOC, entrambe a conoscenza perlomeno del rapporto di sicurezza?

10. Può dire esattamente il Consiglio di Stato come pazienti che si possono eventualmente sentire e ritenere danneggiati dall’operato del reparto ortopedia dell’ORL possono far valere i loro diritti?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

Mar 3 mesi fa su tio
E che ci si dia una mossa

cle72 3 mesi fa su tio
Se avete bisogno di qualsiasi intervento, andate otre il.Gottardo,.non pensateci due volte.

adri57 3 mesi fa su tio
Avanti cosi e, come già avveniva in passato, saremo costretti a salire sul treno per recarci oltre Gottardo,

Soleluna 3 mesi fa su tio
Anche io dovrei ,na penso mi rivolgo altrove.

tschädere 3 mesi fa su tio
e io fra pochi giorni devo farmi operare in quello reparto.
NOTIZIE PIÙ LETTE