«Il collegamento autostradale A2-A13 sia una priorità»

Cinque Municipi scrivono a Berna. Ecco perché
BELLINZONA - I Municipi di S. Antonino, Bellinzona, Cadenazzo, Gambarogno e Locarno scrivono al Consigliere federale Albert Rösti e al Direttore dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) Jürg Röthlisberger. Lo fanno per chiedere conferma che il collegamento autostradale A2-A13 Bellinzona-Locarno venga effettivamente considerato tra le prime priorità della Confederazione e che l’iter che dovrà portare alla realizzazione del progetto trasmesso dal Cantone Ticino e affinato dall’USTRA venga continuato con la necessaria sollecitudine.
«Gli scriventi Municipi - si legge nella lettera congiunta indirizzata a Berna - tengono a ribadire l'importanza del nuovo collegamento veloce tra il Bellinzonese e il Locarnese, ultimo agglomerato urbano della Svizzera a non essere direttamente allacciato alla rete autostradale nazionale. Il progetto, che ci è stato detto essere in via (si confida finale) di affinamento da parte dell'USTRA e degli altri Uffici federali coinvolti per poi essere sottoposto per decisione al Consiglio federale, è frutto di un lungo iter politico, tecnico e procedurale, durante il quale è anche maturato un grande consenso, sia politico, sia da parte della società civile sull'opera da realizzare (nel gruppo di accompagnamento politico, GAP, erano presenti anche rappresentanti di associazioni a difesa dell'ambiente, agricole e della mobilità). Proprio per questo motivo, l'accoglimento lo scorso 24 novembre 2024 del referendum sulla fase di potenziamento 2023 anche da parte della maggioranza dei nostri cittadini, non costituisce in alcun caso un voto negativo contro il progetto A2-A13, che continua invece a godere di ampio consenso, dettato anche dalla sua necessità, vieppiù urgente. Solo con la sua realizzazione potrà infatti essere risolto il problema sempre più grande del traffico parassitario all'interno dei nostri Comuni e sul Piano di Magadino, dovuto appunto alla mancanza del collegamento autostradale, che in questo senso costituisce un completamento e non un potenziamento della rete nazionale».