Con una maxi iguana nel salotto


Multa salata a un comasco: l'animale esotico era privo delle necessarie certificazioni
Multa salata a un comasco: l'animale esotico era privo delle necessarie certificazioni
COMO - Nessuna marcatura, nessuna attestazione di nascita in cattività, nessun certificato.
A due passi dal confine, il nucleo carabinieri Cites di Ponte Chiasso ha sequestrato un'iguana lunga un metro e venti. L’animale viveva nel salotto di un’abitazione privata. Un controllo amministrativo incrociato con verifiche documentali ha fatto emergere che l’esemplare in questione fosse sprovvisto della documentazione necessaria a dimostrarne l’origine. Il tribunale di Como ha riconosciuto la detenzione illecita di fauna protetta e ha condannato il proprietario a una sanzione di 40mila euro.
Carabinieri Cites Ponte Chiasso
L’esemplare è stato trasferito in via definitiva presso il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina (Ravenna), struttura specializzata nella gestione della fauna sequestrata.
Nel mercato degli animali esotici, la tracciabilità è tutto. Senza certificati validi – come quelli richiesti dalla Convenzione di Washington (Cites) – un animale può essere considerato di provenienza sospetta, con il rischio di sequestro e pesanti sanzioni. In Italia, la normativa è tra le più rigide d’Europa: la legge 150 del 1992 punisce severamente la detenzione illegale di specie protette. Nel caso comasco, l’assenza di qualsiasi documento ha portato alla condanna e alla perdita definitiva dell’esemplare.