Aveva paranoie, si sentiva in pericolo: così è successo il dramma

57enne ticinese accoltellato dal figlio: i retroscena. Il giovane, che consumava sostanze, aveva chiesto di essere portato dalla mamma per tranquillizzarsi.
LUGANO/ LUINO - Abitava a Lugano col papà e con l'altro fratello. Le ultime settimane per lui erano state piuttosto tormentate. E per questo aveva chiesto al genitore di portarlo dalla mamma residente a Luino, in Italia.
Una domenica tragica – Con questo trasferimento temporaneo il ragazzo intendeva trovare un po' di pace, tranquillizzarsi. Ma non c'è stato il lieto fine. La giornata di ieri, domenica, è terminata nel sangue. Con lo stesso genitore ucciso dal figlio con una coltellata.
Momenti di fragilità – Stando a informazioni raccolte da tio.ch, il giovane era stato adottato dalla coppia 25 anni fa dall'Etiopia, ancora in fasce. Il ragazzo nel corso della sua vita ha spesso avuto momenti di fragilità. Tanto da sparire più volte. Diversi infatti i comunicati di scomparsa emanati nell'ultimo decennio dalla polizia ticinese. Avvisi poi revocati perché il giovane veniva sempre ritrovato o faceva rientro spontaneamente a domicilio.
Sotto l'effetto di stupefacenti – Recentemente la relazione coi genitori, che erano divorziati ma in buoni rapporti, sembrava andare meglio. Anche se di mezzo c'era il consumo di stupefacenti. Il giovane ne faceva un uso frequente. Anche nella giornata di domenica era probabilmente sotto l'effetto di sostanze. Il ragazzo, forse consapevole del suo disagio, aveva chiesto al padre e al fratello, anche lui adottato, di accompagnarlo a Luino dalla mamma.
La paura di essere in pericolo – Ma cosa è successo poi una volta arrivati nella località italiana? Cosa è accaduto in quell'appartamento? Il 25enne, secondo fonti vicine alla famiglia, era stravolto. Aveva paranoie che gli facevano credere di essere in pericolo. È in questo contesto che si è sviluppata la tragedia.
Chi era l'uomo ucciso – La vittima, uccisa con una coltellata, era un 57enne ticinese direttore finanziario di un'agenzia che si occupava di assicurazioni, previdenza e finanziamenti ipotecari. Dai conoscenti viene definito come un uomo buono, di cuore, che amava i suoi figli.
Sotto choc – Restano sotto choc sia la mamma del giovane autore del delitto, nota in Ticino per la sua attività di avvocata specializzata in questioni legate alla migrazione, sia il fratello che ha tentato invano di bloccarlo. Il 25enne invece si trova tuttora in stato di fermo. Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia sulla salma.