I cantanti sono troppo cari, salta Castle On Air

L'aumento dei costi degli artisti rende l'evento insostenibile economicamente: «Il nostro era un festival accessibile a tutti»
BELLINZONA - Lo scorso anno a Castle on Air avevamo visto Annalisa e Angelina Mango. In passato erano arrivati artisti del calibro di Battiato, De Gregori, Einaudi, gli Europe e i Måneskin. Se qualcuno si aspettava di sapere quali cantanti avrebbero preso parte all’edizione di quest’anno resterà deluso.
Gli organizzatori dell’evento hanno comunicato mercoledì mattina che non ci sarà nessuna nuova edizione di Castle On Air. «Dopo dieci edizioni indimenticabili - si legge in un comunicato stampa - è con profondo dispiacere e un velo di tristezza che vi comunichiamo che quest'anno il nostro amato festival non avrà luogo».
Le ragioni sono prettamente economiche e legate alle richieste esorbitanti degli artisti. «I costi dei cachet artistici sono aumentati vertiginosamente, non rendendo più il nostro festival sostenibile. Per poter ospitare gli artisti che sogniamo, dovremmo far lievitare i prezzi dei biglietti a livelli che non ci sentiamo di imporre al pubblico. La nostra filosofia è sempre stata quella di rendere il festival accessibile a tutti».
La decisione è stata presa con «profondo dispiacere e un velo di tristezza» spiegano gli organizzatori sottolineando che anche i partner commerciali non hanno accettato un eventuale aumento dei costi.
Non è mancata una riflessione finale carica di amarezza sul fatto che l’ambiente musicale sia sempre più imperniato su soldi, numeri e incassi: «Abbiamo preso questa decisione per non piegarci a questo sistema che snatura l’essenza stessa di ciò che Castle On Air rappresenta. Li ringraziamo in ogni caso sempre per la loro disponibilità e il loro prezioso supporto. Abbiamo sempre cercato di proporre qualcosa di speciale, unendo musica, cultura e bellezza in un'esperienza magica e non vogliamo che Castle On Air diventi solo una questione di numeri, biglietti e budget. Vogliamo che rimanga un luogo dove le emozioni sono più forti dei costi, dove la passione per la musica e la cultura non si misurano in cifre, ma in cuori che battono all'unisono».