Atti d'accusa, un 2024 da record per la Procura

Il Ministero pubblico ha ridotto le giacenze di oltre mille unità. Ma il procuratore generale Pagani chiede rinforzi
Un 2024 da primato, in termini di atti d'accusa, per il Ministero pubblico. I 334 atti redatti lo scorso anno, come conferma il procuratore generale, Andrea Pagani, a laRegione costituiscono «un record». E non è il solo.
Anche a livello di produttività quella appena trascorsa è stata un'annata da ricordare. Sono stati aperti un totale di 14'829 nuovi incarti ed è stato superato il risultato record del 2022 in termini di incarti evasi, arrivando a quota 14'552. Un risultato che «ha permesso di ridurre le giacenze di oltre mille unità», ha sottolineato Pagani.
Un potenziamento della Procura, tuttavia, è necessario secondo il pg. In particolare reintroducendo la figura del sostituto procuratore. «Ne servirebbero almeno sei. Il mio auspicio è che il Consiglio di Stato licenzi il relativo messaggio all’attenzione del Gran Consiglio in tempi ragionevolmente celeri».