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CAMERE FEDERALI

Dazi, sei mesi in più di lavoro ridotto

La legge federale urgente adottata oggi dal Consiglio nazionale vuole dare una mano alle aziende in difficoltà a causa dei dazi imposti da Trump.
20min/Matthias Spicher
Fonte ats
Dazi, sei mesi in più di lavoro ridotto
La legge federale urgente adottata oggi dal Consiglio nazionale vuole dare una mano alle aziende in difficoltà a causa dei dazi imposti da Trump.

BERNA -  Le aziende in difficoltà, anche in considerazione degli elevati dazi doganali statunitensi, potranno fare ricorso al lavoro ridotto per un massimo di 24 mesi, e non solo 18 come ora. Lo prevede una legge federale urgente adottata oggi - con 143 voti contro 46 - dal Consiglio nazionale. Gli Stati avevano fatto altrettanto la settimana scorsa.

Con questo disegno di legge della Commissione della sicurezza sociale e della sanità degli Stati (CSSS-S) si vuole sostenere specialmente le aziende dell'industria tecnologica e i loro fornitori, che a causa della difficile situazione congiunturale hanno già introdotto il lavoro ridotto. Alcune di esse raggiungeranno presto l'attuale durata massima d'indennizzo e risentono dell'incertezza dei mercati globali, fatto che mette a repentaglio numerosi posti di lavoro, ha sottolineato Valérie Piller Carrard (PS/FR) a nome della commissione.

Con questa riforma, la CSSS-S vuole consentire alle aziende colpite di superare questa difficile fase senza licenziamenti e tanto meno licenziamenti di massa. A essere competente sulla decisione di prolungare a 24 mesi - e fino alla fine del 2028 - la durata delle indennità è il Consiglio federale.

Quest'ultimo, a inizio settembre, ha ribadito che l'indennità per lavoro ridotto resta lo strumento principale per sostenere le aziende e preservare i posti di lavoro in periodi di difficoltà, ha ricordato in aula il ministro dell'economia Guy Parmelin. Visto che alcuni settori orientati all'export e singole imprese potrebbero subire gli effetti negativi dei nuovi dazi statunitensi sulle esportazioni svizzere, l'esecutivo punta su un perfezionamento mirato degli stabilizzatori automatici e sul miglioramento delle condizioni quadro economiche.

Secondo Parmelin, si tratta di una soluzione temporanea, ma che consente rapidamente di aiutare le aziende, in particolare quelle del settore delle macchine od orologiere, che potrebbero subire in pieno le conseguenze dell'imposizione dei dazi doganali del 39% da parte degli Stati Uniti.

A differenza della Camera dei cantoni, in cui una minoranza guidata da Esther Friedli (UDC/SG) aveva ritirato la sua proposta di non entrata in materia, oggi in aula Thomas de Courten (UDC/BL) ha mantenuto la sua opposizione a quella che ha definito una politica dei cerotti per risolvere i problemi delle imprese. A suo avviso, i 6 mesi supplementari non aiutano realmente le aziende ad affrontare questo cambiamento e la soluzione sarebbe una minore burocrazia e amministrazione. Ma al voto la sua richiesta è stata seguita soltanto da una parte del suo gruppo parlamentare.

Tutti gli oratori intervenuti nel corso del dibattito - dal PLR alla sinistra passando per il Centro - hanno infatti sostenuto la misura.

Il disegno di legge dovrebbe entrare in vigore già alla fine della prossima settimana. Affinché ciò avvenga, entrambe le Camere devono ancora approvare la clausola d'urgenza e accettare il progetto nelle votazioni finali in programma venerdì della prossima settimana.

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