Lotta al riciclaggio, approvato il registro federale

Nuove regole e obblighi per consulenti e società: il cuore della proposta è costituito da nuove misure per contrastare anche il finanziamento del terrorismo.
BERNA - Per lottare contro il riciclaggio di denaro sarà creato un registro federale degli aventi economicamente diritto. Lo prevede un progetto di legge, di cui il Consiglio nazionale ha eliminato oggi le ultime due divergenze, minori, che ancora sussistevano.
La Camera del popolo ha in particolare seguito i "senatori" nel non dare al Consiglio federale la possibilità di concedere all'ufficio cantonale del registro di commercio la facoltà di consultare i dati iscritti nel registro per la trasparenza al fine di rilevare gli annunci di modifiche. Il Nazionale ha anche approvato la proposta di compromesso degli Stati sulla presunzione di esattezza: ad esempio, i banchieri e i consulenti dovrebbero poter fare affidamento sulle iscrizioni riportate nel registro per la trasparenza "se dall'esame svolto con la diligenza richiesta dalle circostanze non emerge alcuna anomalia".
In futuro, le società e altre persone giuridiche saranno quindi tenute a iscrivere in un registro - tempo necessario stimato: 20 minuti - i rispettivi aventi economicamente diritto (registro per la trasparenza). Il registro consentirà alle autorità penali di identificare in modo più rapido ed efficace chi si celi realmente dietro a una struttura giuridica.
In questo modo si vuole evitare che le persone giuridiche in Svizzera vengano utilizzate per il riciclaggio di denaro o la dissimulazione di averi. Il registro, che non sarà accessibile al pubblico, sarà tenuto dal Dipartimento federale di giustizia e polizia onde sfruttare l'infrastruttura e le competenze disponibili presso le autorità del registro di commercio. Il dossier è pronto per le votazioni finali.
Consulenti - Il Consiglio nazionale in seguito ha approvato - con 116 voti contro 75 e 5 astenuti - una modifica della legge sul riciclaggio di denaro volta a sottoporre i consulenti a nuovi obblighi di diligenza. Il cuore della proposta è costituito da nuove misure per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
In particolare, si punta a regolare meglio l'attività di alcuni consulenti - come gli avvocati - che aiutano nella creazione e organizzazione di società. In futuro, queste figure dovranno rispettare le stesse regole previste dalla Legge sul riciclaggio di denaro, inclusi obblighi di vigilanza e di segnalazione di eventuali operazioni sospette.
Le misure proposte tengono esplicitamente conto dell'evoluzione degli standard internazionali elaborati dal Gruppo d'azione finanziaria (GAFI), che esercita regolarmente pressioni sulla Confederazione, ha spiegato Simone Gianini (PLR/TI) a nome della commissione.
Nell'esame di dettaglio, i deputati hanno approvato gli emendamenti introdotti dagli Stati che mirano a un approccio basato sul rischio. In questo modo si circoscrivono in modo significativo le attività che in futuro saranno assoggettate alla legge sul riciclaggio di denaro, ha sottolineato la maggioranza borghese. La sinistra ha denunciato un annacquamento delle misure proposte. Il dossier torna al Nazionale per l'esame delle divergenze.