Via libera al programma di ricostruzione per l'Ucraina

Saranno destinati a Kiev 1,5 miliardi di franchi
BERNA - La ricostruzione dell'Ucraina per il periodo 2025-2028 si concentrerà prioritariamente sulla protezione della popolazione, la pace, la ripresa economica e il rafforzamento delle istituzioni. A tale scopo, il Consiglio federale ha stabilito oggi di destinare per il momento a questo Paese, sotto attacco da parte della Russia, 1,5 miliardi di franchi.
Tale somma, precisa una nota governativa odierna, sarà attinto dai fondi della cooperazione internazionale. Il programma sarà attuato sotto la responsabilità del delegato del Consiglio federale per l'Ucraina, l'ambasciatore Jacques Gerber.
Il programma nazionale 2025-2028 adottato oggi, segna l'inizio del processo di sostegno della Svizzera sull'arco di 12 anni, e getta le basi di diverse attività volte a fornire aiuti d'emergenza, a stabilire una pace equa e duratura, offrendo prospettive per il futuro alla popolazione. Un terzo dei fondi (circa 500 milioni) è destinato a misure di ricostruzione in collaborazione con aziende svizzere.
Dall'inizio della guerra, la Confederazione sostiene l'Ucraina e la sua popolazione in quattro ambiti prioritari: aiuti umanitari, processi di riforma, sostegno diplomatico alla pace e partecipazione al processo di ricostruzione. Con la conferenza sull'Ucraina tenutasi a Lugano nel 2022, il Governo ha posto una prima pietra per la ricostruzione, per poi decidere (2024) di impegnarsi a lungo termine in favore di questo Paese stanziando 5 miliardi fino al 2036.
Il programma di aiuti contempla strumenti diversi a seconda della regione e del momento: aiuti umanitari, proseguimento delle riforme, promozione della pace e ricostruzione. Entro il 2028 (prima fase) saranno utilizzati 1,5 miliardi. Per finanziare i restanti 3,5 miliardi di franchi per la seconda fase (2029-2036), il Consiglio federale intende esaminare fonti supplementari.
Il programma 2025-28 si concentra su tre settori: la ripresa economica, i servizi pubblici, la protezione della popolazione. Nel primo settore, la Confederazione lavora con le aziende ucraine per aiutarle a integrarsi nel mercato globale. Berna si adopera anche per garantire servizi di base quali sanità, istruzione, servizi sociali, energia, trasporti, ciò che può aprire prospettive future per i cittadini ucraini, compresi quelli che stanno considerando di fare ritorno in patria.
Per quanto attiene alla protezione della popolazione, la Confederazione si occupa di aiuti d'emergenza e di sminamento umanitario, della ricerca e dell'identificazione delle persone disperse, nonché della documentazione e del perseguimento delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani.