Gaza, la Svizzera chiede (e sosterrà) azioni concrete

La base deve essere la soluzione dei due Stati, ha dichiarato il DFAE
BERNA - Alla luce dei recenti sviluppi nella guerra di Gaza, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) chiede che vengano intraprese rapidamente misure concrete. Il rilascio di tutti gli ostaggi, la cessazione delle ostilità e l'immediato accesso umanitario alla Striscia di Gaza devono essere «priorità immediate».
La Svizzera invita tutte le parti in conflitto ad agire senza indugio e nel pieno rispetto del diritto internazionale, come si legge in un post di sabato su X. Il ringraziamento va a tutti i mediatori, e la Svizzera si è dichiarata disposta a sostenere tutte le misure concrete volte a raggiungere una pace giusta e duratura. La base deve essere la soluzione dei due Stati.
#Nahost | Wesentliche Elemente des US-Vorschlags zur Beendigung des Krieges in #Gaza sind nun von allen Parteien grundsätzlich gebilligt worden. Dies ist eine entscheidende Gelegenheit, ein echtes Engagement für den Frieden zu zeigen.
— EDA - DFAE (@EDA_DFAE) October 4, 2025
Die #Schweiz ruft alle Parteien dazu auf,…Una squadra dell'ambasciata svizzera in Israele ha trascorso la giornata di venerdì presso il centro di detenzione di Ktzi'ot, nel sud del paese, «allo scopo di garantire la protezione consolare dei cittadini svizzeri che hanno partecipato alla flottiglia per Gaza», ha comunicato ieri il DFAE.
Quella elvetica è stata una delle prime rappresentanze straniere in Israele a recarsi sul posto. La squadra è rimasta sul luogo per circa otto ore. A causa di diversi incidenti, le autorità di sicurezza israeliane hanno interrotto la visita, impedendo così ai rappresentanti dell'ambasciata svizzera di intrattenersi a lungo con il gruppo di cittadini svizzeri. L'ambasciata prevede una nuova visita domenica. Il DFAE effettuerà inoltre un passo formale presso le autorità israeliane per richiedere un accesso immediato e senza ostacoli ai cittadini svizzeri detenuti.
«L'obiettivo resta quello di informarsi sullo stato di salute e sulle condizioni di detenzione dei cittadini svizzeri incarcerati e di assicurarsi che i loro diritti fondamentali siano rispettati, in particolare condizioni di detenzione dignitose, garanzie procedurali e il diritto alla difesa. Il DFAE resta in stretto contatto con le autorità israeliane, ma anche con gli avvocati delle persone interessate».
Non è stato possibile avere informazioni sullo stato di salute dei tre ticinesi arrestati. «Per ragioni di protezione dei dati e della privacy personale, nessuna informazione personale può essere comunicata», ha precisato il DFAE.