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Minacce, insulti, paura: il volto oscuro dell’impegno politico

Quasi tutti i membri del Parlamento sono oggetto di atti ostili. A livello comunale le più toccate sono le donne. I politici di destra sono più frequentemente oggetto di minacce, aggressioni e atti vandalici.
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Minacce, insulti, paura: il volto oscuro dell’impegno politico
Quasi tutti i membri del Parlamento sono oggetto di atti ostili. A livello comunale le più toccate sono le donne. I politici di destra sono più frequentemente oggetto di minacce, aggressioni e atti vandalici.

BERNA - Praticamente tutti i membri del Parlamento, a livello nazionale, sono stati oggetto di manifestazioni d'ostilità (hate speech). A questa conclusione giunge uno studio dell’Università di Zurigo su incarico del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Nonostante venisse data spesso notizia dei vari casi di manifestazioni di ostilità nei confronti di parlamentari, fino ad ora mancava una visione d’insieme della tematica.

Interrogando 3'500 politici è emerso dunque l’impatto dell’hate speech sui parlamentari a livello comunale, cantonale e federale. A livello nazionale quasi tutti i parlamentari (per l'esattezza il 98%, principalmente in rete) hanno subito manifestazioni di ostilità, a livello cantonale tre quarti e a livello comunale poco meno della metà (45%).

Donne e partiti ai poli i più colpiti - Il fenomeno interessa con maggiore frequenza i membri dei partiti situati ai poli (sono coinvolti il 70% dei membri dell'UDC e il 66% dei Verdi). A livello comunale ne sono vittima soprattutto le donne, i membri di minoranze e le persone di sinistra. Le prime, in particolare, accusano un livello di stress tale da indurle a modificare il proprio comportamento che diventa più discreto. I politici schierati a destra, invece, sono più frequentemente oggetto di minacce, aggressioni e atti vandalici.

Tipologia degli attacchi - Prevalgono, nel linguaggio del soggetto ostile, le manifestazioni verbali di discredito. Ad essere più colpiti, spesso persino da azioni penalmente perseguibili come minacce e atti persecutori, sono i parlamentari nazionali.

Migrazone, gender e trasporti - I temi più dibattuti e divisivi, come la migrazione, l’uguaglianza di genere e la politica dei trasporti, sono quelli che provocano maggiore ostilità. Tra le altre cause indicate c’è anche una più ampia visibilità mediatica.

Attenzione a ritirarsi dalla vita pubblica - Questo studio rappresenta il primo tentativo di analizzare in dettaglio l’entità e le ripercussioni degli atti ostili rivolti ai politici in carica. «Se chi subisce questi attacchi si ritira dalla vita pubblica e dal dibattito, si corre il rischio di creare distorsioni e di perdere importanti punti di vista politici», osserva Sarah Bütikofer, coautrice della ricerca.

Al fine di intensificare la protezione dei parlamentari federali, fedpol intende ottimizzare attività e misure già esistenti. Queste sono volte a rafforzare la sensazione di sicurezza dei membri dell’Assemblea federale, sensibilizzarli regolarmente in merito alla problematica, potenziare la consulenza personale, proseguire l’assistenza dei singoli parlamentari colpiti (case management), migliorare il coordinamento tra le diverse autorità e intervenire con maggiore fermezza sulle persone che rappresentano una minaccia reagendo rapidamente e in modo che queste avvertano la reazione dello Stato.

Anche la maggioranza dei parlamentari si dichiara a favore di misure volte a contrastare questi atti.

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