Vip e archistar trasformano il centro città in un'oasi pedonale

La proposta arriva dai due celebri architetti Herzog & de Meuron. Hanno una visione mediterranea del centro cittadino: via i tram, sì a fontane, tavolini e bar. «Le città devono evolversi»
BASILEA - È una proposta ambiziosa, sia perché promette di cambiare per sempre il volto del centro di Basilea, sia perché è firmata da nomi illustri. Gli archistar Herzog & de Meuron, l’imprenditore dell’aviazione Moritz Suter, la consigliera nazionale dei Verdi Sibel Arslan e altri personaggi noti hanno lanciato una iniziativa popolare cantonale per liberare la città vecchia dai tram e restituirle spazi verdi, piazze e viali pedonali.
«Una città più vivibile e sicura» - Il progetto, battezzato «GO Basel GO!», punta a eliminare il passaggio dei tram nel tratto di circa 600 metri tra Barfüsserplatz e Schifflände, uno dei più trafficati della rete cittadina. «Non siamo contro il tram», ha spiegato Moritz Suter durante la conferenza stampa di presentazione, «ma vogliamo rendere il centro più vivibile, sicuro e piacevole per chi ci abita e per chi lo visita».
Secondo i promotori, la densità del traffico tramviario nel cuore della città è eccessiva e crea situazioni pericolose. Suter ha raccontato di aver assistito a un quasi incidente in cui una donna anziana stava per cadere sotto un tram: «È stato il momento in cui ho capito che così non si può andare avanti».
Una visione mediterranea - La visione è radicale: eliminare la «muraglia verde-gialla» dei tram per creare ampie piazze alberate, fontane e spazi per pedoni e locali all’aperto, sul modello delle piazze italiane. Le immagini del progetto mostrano un Barfüsserplatz trasformato in una sorta di piazza mediterranea, con tavolini, alberi e fontane.
Per compensare l’assenza dei tram, gli ideatori immaginano piccoli veicoli elettrici che permettano anche agli anziani e alle persone con mobilità ridotta di muoversi facilmente nel centro.
Tram deviati e nuova linea al Petersgraben - Le sette linee che oggi attraversano il centro verrebbero deviate, probabilmente attraverso il Petersgraben, dove il Cantone prevede già di costruire un nuovo binario nell’ambito del progetto “Tramnetz 2030”. Tuttavia, anche questa opera dovrà probabilmente passare dal voto popolare. Il giurista e deputato nel Gran Consiglio di Basilea Michael Hug, presidente del comitato d’iniziativa, sottolinea che la proposta «non nasce dal nulla, ma si inserisce nella pianificazione esistente», offrendo ai cittadini «una città più bella, senza rinunciare al trasporto pubblico».
Le città devono evolversi - Gli architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron sostengono che si tratta di un progetto di lungo respiro, paragonabile ai grandi interventi urbanistici europei. «Le città devono evolversi – ha dichiarato Herzog –. In vent’anni sarà troppo tardi: bisogna agire ora». Suter ha ricordato che Basilea ha impiegato 50 anni per trasformare la Freie Strasse in una via pedonale: «Non possiamo aspettare un’altra mezza generazione».
Quanto ai costi, i promotori non hanno fornito cifre, ma sottolineano che gran parte degli investimenti ricadrebbe comunque sul piano di sviluppo della rete tramviaria. «Non è una questione di soldi – ha detto Suter – ma di valori. Abbiamo speso 35 milioni per un fuoco d’artificio all’Eurovision, questo invece è un investimento che resta».
Opposizioni e precedenti - La proposta non è del tutto nuova: in passato diversi politici avevano avanzato idee per ridurre il traffico tramviario in centro, ma nessuna così radicale. Mozioni simili – da destra come da sinistra – sono sempre state respinte. Ora però l’iniziativa dei “vip” di Basilea, sostenuta anche da figure di spicco della cultura e dell’economia locale, punta a conquistare l’opinione pubblica.