Emigrazione record: fuggono gli svizzeri seguiti da tedeschi e italiani

A pesare è il rallentamento del mercato del lavoro. Respira, per contro, il mercato immobiliare, dove la carenza di alloggi resta una delle maggiori criticità.
ZURIGO - La Svizzera registra il livello di emigrazione più alto dell’ultimo decennio. Secondo il Barometro immobiliare della Banca Cantonale di Zurigo, ad agosto oltre 68.000 persone avevano lasciato il Paese, un dato che segna un nuovo record (si tratta del livello più alto degli ultimi 10 anni). Allo stesso tempo, la minore immigrazione sta rallentando la crescita demografica, con effetti diretti sul mercato immobiliare.
La riduzione dell’immigrazione netta – stimata in circa 41.400 persone fino ad agosto 2024, contro le quasi 50mila nello stesso periodo dell’anno precedente – potrebbe offrire un po’ di sollievo al mercato degli affitti nelle principali città, dove la carenza di alloggi resta una delle maggiori criticità.
Analizzando i flussi in uscita, gli svizzeri sono il gruppo più numeroso tra gli emigrati, seguiti da tedeschi, italiani, portoghesi e francesi. Gli ucraini, invece, non figurano ancora in modo significativo nelle statistiche.
Uno dei fattori che spiegano la diminuzione dell’immigrazione è il rallentamento del mercato del lavoro elvetico. L’economia svizzera sta perdendo slancio a causa di vari elementi: dazi doganali statunitensi, crisi del settore meccanico, incertezza geopolitica e calo degli investimenti. Secondo l’indice Adecco, il numero di offerte di lavoro è diminuito anche in comparti tradizionalmente forti come la sanità, gli uffici e l’IT.
Parallelamente, la disoccupazione tra gli stranieri è salita quasi al 5% a settembre. In diversi Paesi europei, invece, il mercato del lavoro mostra segnali di miglioramento: in Italia il tasso di disoccupazione è sceso al 6%, il livello più basso dal 2007; in Francia è sotto la media di lungo periodo, e in Portogallo ai minimi da sei mesi. Queste condizioni più favorevoli potrebbero spingere molti lavoratori stranieri a rientrare nei propri Paesi d’origine.