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Povertà e alloggi: emergenza in Ticino. «Sempre più famiglie rischiano di perdere la casa»

Soccorso d’Inverno Ticino lancia l’allarme: “L’alloggio è diventato un lusso per molti. Servono risposte concrete e politiche più coraggiose”.
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Povertà e alloggi: emergenza in Ticino. «Sempre più famiglie rischiano di perdere la casa»
Soccorso d’Inverno Ticino lancia l’allarme: “L’alloggio è diventato un lusso per molti. Servono risposte concrete e politiche più coraggiose”.

LUGANO - Certo, in Ticino non assistiamo a scene di clochard che vivono sui marciapiedi: sono immagini che appartengono alle grandi metropoli. Però è una realtà il fatto che sempre più famiglie e persone - pur lavorando - faticano a mantenere un tetto sopra la testa. È questo il messaggio emerso oggi alla terza Giornata di riflessione sulla povertà, organizzata a Lugano dal Soccorso d’Inverno Ticino, dedicata quest’anno al tema “Povertà e alloggio”.

«I costi dell’abitare sono diventati un fattore scatenante della povertà”, ha spiegato Paola Eicher, direttrice dell’organizzazione. «Allo stesso tempo, la povertà rende ancora più difficile trovare e mantenere un alloggio dignitoso. È un circolo vizioso che colpisce salute, integrazione e coesione sociale».
Case sempre più rare e care - I dati illustrati durante l’incontro confermano una tendenza di cui abbiamo parlato più volte, e che comunque riflettono una certa preoccupazione: il tasso di appartamenti sfitti in Svizzera è sceso all’1%, il livello più basso dal 2013. In Ticino, la situazione non è migliore: nel 2025 gli appartamenti liberi rappresentano solo l’1,92% del totale, in calo rispetto all’anno precedente.

Nonostante gli affitti offerti nel Cantone siano diminuiti del 5,6% nell’ultimo anno, restano fuori portata per molte economie domestiche fragili. Secondo uno studio citato dal Soccorso d’Inverno, oltre l’80% delle famiglie povere spende più del 30% del proprio reddito lordo per l’affitto, un livello considerato eccessivo dagli esperti.

«Riceviamo sempre più richieste di aiuto per coprire affitti o spese accessorie», ha aggiunto Eicher. «Quando un terzo del reddito se ne va per l’alloggio e i premi di cassa malati continuano a salire, restano pochissime risorse per il resto: cibo, salute, tempo libero, integrazione sociale».

A Lugano solo lo 0.7% di alloggi comunali - Nel corso della giornata è intervenuto anche Raoul Ghisletta, municipale di Lugano, che ha illustrato le difficoltà della politica abitativa cittadina. Il parco immobiliare sociale del Comune comprende 293 appartamenti distribuiti in 26 stabili, pari appena allo 0,7% degli alloggi locati in città. Il prezzo medio di questi appartamenti è di 178 franchi al metro quadrato, contro i 220 franchi del mercato: circa il 20% in meno, ma la domanda è in forte crescita.

«A Lugano, quasi un quinto delle abitazioni rientra nella categoria degli alloggi a pigione vantaggiosa, ma la maggior parte è di proprietà privata – ha spiegato Ghisletta – e non vi è alcuna garanzia che restino accessibili in futuro».

La politica comunale, ha aggiunto, si trova a operare “con mezzi estremamente limitati”. Dei 10 milioni di franchi richiesti nel 2015 per potenziare l’offerta di alloggi a prezzi contenuti, ne è stato stanziato meno di uno.
Serve una strategia coordinata - La conferenza, che ha riunito autorità, esperti e associazioni, ha sottolineato la necessità di una politica dell’alloggio più coordinata e lungimirante, capace di rispondere a un problema che ormai tocca trasversalmente ceti sociali diversi. «Non si tratta solo di numeri – ha concluso Eicher – ma di vite reali. Dietro ogni sfratto o richiesta di aiuto c’è una famiglia, una persona che rischia di perdere tutto. È tempo di costruire insieme risposte concrete e durature, perché il diritto a un alloggio dignitoso è la base di ogni società solidale».

Xavier Daniel, Segretario cantonale OCST e vicepresidente Associazione Svizzera Inquilini Ticino, ha messo in luce un altro problema che sta prendendo sempre più piede, quello delle ristrutturazioni delle palazzine: rinnovano gli appartamenti, mandano via gli inquilini, e aumentano di parecchio il nuovo prezzo di affitto: «Dal mio osservatorio rilevo che, in particolare nelle zone urbane, da alcuni anni ha preso piede un processo di riacquisto e ristrutturazione di vasti parchi immobiliari con un conseguente aumento delle pigioni che non consentono più alle famiglie del ceto medio di vivere nei quartieri cittadini. In altre parole, assistiamo a un processo di gentrificazione delle nostre aree urbane».

Per rispondere all'emergenza alloggi, l’OCST ha deciso di passare all’azione creando una cooperativa abitativa a pigione moderata: un progetto ambizioso chiamato “Pangea” partito nel 2020 e che dopo diversi iter procedurali sorgerà nel quartiere Lambertenghi di Lugano. La costruzione, prevista entro il 2028, offrirà spazi sostenibili, inclusivi e intergenerazionali destinati a famiglie, giovani, anziani e persone sole, integrando servizi sociali e aree comuni per favorire la coesione del quartiere. «Oggi, dopo quasi 5 anni,siamo in attesa della licenza di costruzione e pensiamo ottimisticamente che a fine 2028 lo stabile potrà essere occupato dagli inquilini privati e dalle associazioni» ha annunciato Xavier Daniel.

Ma la sfida non è semplice. “In Ticino manca una tradizione di cooperative abitative – spiega Daniel – e non esiste un sostegno pubblico strutturato per progetti di questo tipo. Servono impegno, risorse e coraggio.” L’OCST chiede quindi a Cantone e Comuni di sostenere iniziative analoghe, per promuovere un diritto all’abitare più equo e solidale.

“Molte famiglie faticano a pagare l’affitto. Cosa fa concretamente il Cantone per garantire alloggi a prezzi accessibili?”
risponde Gabriele Fattorini, Direttore della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie:
«La conoscenza di dati costantemente aggiornati sul mercato dell’alloggio, sul fabbisogno della popolazione è fondamentale per impostare e condividere una strategia efficace di un mercato in costante movimento. Per questo motivo il Consiglio di Stato a fine 2024 ha proposto al Gran Consiglio di consolidare il Centro di competenza sull’alloggio (CCAll) presso la SUPSI, che monitora costantemente il mercato, identifica i bisogni reali e sostiene i Comuni nello sviluppo di politiche locali di alloggio sostenibile. Parallelamente il Consiglio di Stato intende rafforzare la promozione e l’offerta di alloggi a pigione moderata tramite l’acquisizione totale di Alloggi Ticino SA, società di pubblica utilità che gestisce più di 1'200 appartamenti, della quale già oggi detiene il 38% del capitale azionario. Questo permetterà al Cantone di intervenire in modo diretto e mirato, ampliando il parco abitativo accessibile per le persone e le famiglie con redditi modesti».

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COMMENTI
 

Kelt 34 min fa su tio
Si continuano a votare tagli fiscali per le aziende, vantaggi per chi è sopra un certo reddito e, soprattutto, tagli alla socialità perché ci hanno inculcato quella mentalità egoista che ci fa chiedere: a me serve? no, allora non lo voglio pagare! Morale della favola? Finirà come a Zugo, dove i nativi del Cantone ormai sono rimasti davvero in pochi. Contenti voi... Tanto la prossima volta che i soliti noti vi spaventeranno con immagini apocalittiche di ricchi che fuggono e aziende che chiudono e li ascolterete ancora.

Meck1970 11 ore fa su tio
Povero Ticino. Stiamo affondando sempre di più....

Hannoveraner 12 ore fa su tio
Non vedo nessun problema

Princi 12 ore fa su tio
solo in ticino? diciamo grazie ai 7 di berna

Rosso Blu 13 ore fa su tio
Andrà sempre peggio.

Emib5 13 ore fa su tio
Ma basta con questo continuo piagnisteo leghista della barca piena, non se ne può più, è grazie ai lavoratori esteri che la Svizzera ha prosperato e prospera.

Nasdaqx 13 ore fa su tio
mi fà sempre più schifo vivere in Svizzera che con i suoi politici pagati spropozitionalmemte creano queste situazioni da "triller"...ma da cittadino non ho nessun potere ...bó

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a Nasdaqx
Nasdaqz! Le frontiere sono spalancate, nessuno la trattiene ✅si mette in politica , sicuramente sarà capace di fare miracoli….

Romoletto 14 ore fa su tio
La grande Lugano quella dei Palazzinari delle grandi opere delle criptovalute delle Università delle cliniche..delle banche che chiudono..un gigante dai piedi d’argilla.

F/A-19 13 ore fa su tio
Risposta a Romoletto
Hai dimenticato il LAC che sta in piedi elemosinando a destra e a manca, il PVP che ha creato un bel caos ed ora fresco fresco il PSE, altra cattedrale nel deserto dal costo miliardario, tutti debiti da onorare con soldi che i cittadini non hanno.

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a F/A-19
F/A-19 e le mie tasse cantonali e non solo, che si usano per mantenere tanti (non tutti..), fannulloni? Li non ci arriva…a volte …

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a F/A-19
Però il Porsche , vacanze da nababbi ecc…li si ci sono! Poi devo anche sentirmi dire, che devo aiutare? Anche no …

Max_malcantone 14 ore fa su tio
Signori il cerchio sta per chiudersi … l’avidità di politici ed industriali locali è non che ha permesso negli ultimi 10/15 anni l’invasione indiscriminata di lavoratori stranieri e che ha comportato il crollo dei salari , l’aumento conseguente dei disoccupati, le CM che IN TICINO sono schizzate alle stelle e da ultimo gli affitti ormai insostenibili …… arriveremo alla diminuzione del gettito fiscale per comuni e Cantone che spremeranno sempre di più la popolazione locale . Cosa rimarrà del Ticino ?

F/A-19 13 ore fa su tio
Risposta a Max_malcantone
Vedrai quando entreremo in Europa, oramai manca poco.

Linette 14 ore fa su tio
Triste ma purtroppo è vero la politica è assente per i nostri problemi, comunque per alcuni gli appartamenti ci sono, non solo a prigione moderata, ma addirittura a gratis

Chi ha ragione 14 ore fa su tio
Eh, purtroppo non mi sorprende affatto… È un problema che si conosce da anni, ma sembra che nessuno voglia davvero affrontarlo. Si parla tanto di “strategie” e “riflessioni”, ma intanto la gente continua a faticare per arrivare a fine mese, anche lavorando a tempo pieno. Forse invece di moltiplicare tavole rotonde e convegni, bisognerebbe cominciare a cambiare davvero la politica ticinese: più azioni concrete, meno burocrazia, più attenzione a chi vive la realtà ogni giorno. E, diciamolo chiaramente, servono stipendi più alti. È inutile parlare di “coesione sociale” se chi lavora non riesce nemmeno a permettersi un alloggio dignitoso.

F/A-19 14 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Si certo, tutto giusto ma chi te li dà gli stipendi più alti? Io comincerei a prendere in seria considerazione che il nostro paese si sta pian piano livellando ai paesi limitrofi e la povertà o comunque i disagi si moltiplicheranno per un gran numero di persone, prepariamoci.

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a F/A-19
F/A19! In che realtà soggiorni?

M70 15 ore fa su tio
dare lavoro ai ticinesi con salari corretti in primis..e certamente appartamenti a pigione moderata..non si può andare avanti così..

Capra 16 ore fa su tio
In Svizzera 🇨🇭 essere indigente non direi una calamita..,

Capra 16 ore fa su tio
Lamentarsi della socialità Svizzera , non capisco 🇨🇭…chiedere a chi arriva da fuori …

Jocaalje 15 ore fa su tio
Risposta a Capra
Ma ohhhh…. Cosa pensa che al mondo esiste solo la Svizzera migliore delle altre nazioni ??? Ai talk-show internazionali si parla sempre che non vanno le cose di quel paese lì o del paese la; qui da noi le trasmissioni di che cosa parlano per fare notizia secondo lei?? Ma vada in giro a conoscere la realtà vera dei paesi limitrofi a noi e si apra un po la mente….

Nasdaqx 13 ore fa su tio
Risposta a Capra
socialità Svizzera? ah ah ah

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a Nasdaqx
Nasdaqx! Un mondo 🌍 che conosco. …si desti!

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a Jocaalje
Lei conosce questo mondo? Io decisamente…un pochino! Poi scriva in un italiano , almeno a livello di scuola elementare 🏫 ai senza h , fa capire tante cose….

Capra 13 ore fa su tio
Risposta a Jocaalje
Jocaalje! Non si preoccupi, di nazionalità ne conosco …lo dicono loro! Poi esca dal contesto senza sapere…

Jocaalje 12 ore fa su tio
Risposta a Capra
🐐 non se la prenda per un H dai…. le sue ferie dove le passa ? Dai dai soliti svizzeri

Festion 8 ore fa su tio
Risposta a Capra
Di fatto non ci voleva nessuna h. È come dire “agli show televisivi.” Ai talk show rimane corretto. La gente ha diritto i esprimersi come vuole se viene capita. Avranno altri talenti e almeno hanno un opinione. Riprendere qualcuno per un h che in più non ci voleva è una disgrazia. Possiamo tranquillamente dire: abbiamo un problema economico e geopolitico a livello globale e anche il Ticino sembra soffirne…

Capra 16 ore fa su tio
Non mi sembra proprio! Credo che essere indigente , in Svizzera 🇨🇭 hai di fatto tutto e di più! Non parlo da sprovveduto…

cle72 14 ore fa su tio
Risposta a Capra
Già anche il tasso di suicidi giovanili tra i più alti in Europa da decenni. Ma va ben,e in Svizzera si sta bene e.non ci sono problemi, o meno problemi rispetto ad altre nazioni.

F/A-19 13 ore fa su tio
Risposta a cle72
Sono poi i nostri politici che fanno finta che tutto vada bene, si riempiono la bocca di gran qualità di vita, forse la loro perché lo stipendione fisso garantito ce l’hanno e poi farne o non farne per loro è lo stesso, parlano parlano ma non risolvono un tubo.

cle72 2 ore fa su tio
Risposta a F/A-19
In realta a mio avviso questa credenza e ben radicata nella idea comune degli svizzeri, quelli che negano e vogliono negare al mondo che in realta non va per nulla tutto bene. Basta andare in giro per il mondo, quando dici che abiti in Svizzera, la risposta comune è, a mio voi state bene, siete ricchi e vivente in una nazione dove non conoscete i veri problemi. Quando spieghi la reale situazione, ah ma davvero? non si direbbe non si legge mai nulla sui giornali...normale quello che può dare fastidio o rilevare disagi sociali o altro, non lo scriviamo. Nel caso citato nel post precedente sui suicidi, non si scrive e non se ne parla, per evitare che altre persone possano fare lo stesso, trovando il coraggio di fare il gesto estremo. Non serve mettere un telefono amico sul retto dell autosilo Balestra, serve andare a fondo l, serve l'ascolto, serve capire le persone, serve attenzione. Il mondo d'oggi questo non lo fa, tutti con lo sguardo nel cellulare e non importa quanto ci circonda. La colpa è di tutta la societa.
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