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SVIZZERA

Da Cristiano al cantiere

La triste storia del calciatore svizzero Çendrim Kameraj che dopo essersi rotto per ben tre volte il crociato del ginocchio ha dovuto chiudere con il pallone.
20 Minuten / TikTok Cendrimkameraj
Da Cristiano al cantiere
La triste storia del calciatore svizzero Çendrim Kameraj che dopo essersi rotto per ben tre volte il crociato del ginocchio ha dovuto chiudere con il pallone.

ZURIGO - «La vita può cambiare rapidamente». Con questa massima l'ex calciatore svizzero Çendrim Kameraj - passato anche dal FC Lugano tra il 2019 e il 2021 - ha pubblicato di recente sui social una serie di immagini che sono diventate virali. L'oggi 26enne ha infatti condiviso una foto del passato che lo ritraeva durante un allenamento alla Juventus insieme a sua maestà Cristiano Ronaldo. Quella odierna, invece, ritrae l'ormai ex calciatore con l’elmetto da cantiere.Virale su Instagram - Le due immagini sono state visualizzate oltre 9 milioni di volte e un milione di utenti ha voluto contrassegnarle con un "Mi piace". E diventando virale, il post ha (ovviamente) destato l'interesse anche di numerosi media d'Oltralpe. «In realtà - spiega Kameraj - a 20 Minuten sono un consulente del personale nell’azienda edile ICM Bau AG. Il nostro superiore vuole che tutti vadano almeno un giorno in cantiere, per capire quanto sia duro questo lavoro. Poi, su consiglio di un amico ho pubblicato le due foto sui social».

Grinta - Kameraj ora parla con tranquillità del passaggio da giovane talento alla vita normale, ma non è stato sempre così semplice. A 19 anni lo svizzero, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Lucerna, era stato messo contratto dalla Juve e si allenava con Ronaldo e con altre stelle mondiali. Poi è arrivato il primo grave infortunio: la rottura del legamento crociato. «La prima volta ho reagito con grinta», racconta a 20 Minuten. «Mi sono detto, tornerò più forte. Avrei fatto tutto per il calcio».

CendrimkamerajDopo la prima operazione al ginocchio.

«Mentalmente molto, molto difficile» - E infatti dopo sei mesi Kameraj - che può vantare anche diverse presenze nelle nazionali svizzeri giovanili - era di nuovo in campo. Alla Juventus però la concorrenza era enorme. E il giovane si trasferisce al FC Lugano. A venti anni un contratto da professionista in Super League? Sembrava un'ottima scelta anche per la crescita del giocatore. Ma dopo qualche allenamento in Ticino ecco la seconda "mazzata": il legamento del ginocchio fa di nuovo crack. «Mentalmente è stato molto, molto difficile per me. Prima mi allenavo con i più forti al mondo e ora...».

«Il terzo infortunio l'ho sognato la notte prima» - Nonostante tutto Kameraj riesce a superare anche quel periodo e nel 2022 fa il suo terzo "comeback" passando da Kriens e da una squadra kosovara (sua patria d’origine). I fasti e i sogni del passato, però, sono molto lontani. Arriva quindi il capitolo di Zugo, l'ultimo. Alla prima partita (in Prima Lega) con la squadra della Svizzera centrale Kameraj si rompe il crociato per la terza volta Ma nella prima partita con lo Zug si rompe per la terza volta il legamento crociato. «Ero entrato in campo da circa dieci secondi e ho sentito il crack», spiega a 20 Minuten. «La cosa assurda è che il giorno prima avevo sognato che mi sarei di nuovo rotto il crociato».

CendrimkamerajCon la maglia del Kriens in Challenge League.

Diagnosi impietosa - La diagnosi medica dopo l'infortunio è impietosa - rottura del legamento crociato, del collaterale mediale e del menisco - e chiude di fatto la carriera di Kameraj. Ma il pensiero, di quello che poteva essere e non è stato, resterà per molto tempo. «"Perché proprio io?", mi sono chiesto per molto tempo. Ho dato tutto per il calcio, ho curato l’alimentazione, andavo a letto presto, non uscivo la sera, avevo talento».

Ripresa - Per un periodo il giovane lucernese non è più riuscito a guardare il calcio. Ma ora le cose vanno meglio. Kameraj è cresciuto, è diventato padre e guarda con ottimismo al futuro. «La famiglia è la cosa più importante», conclude Kameraj, che nonostante tutto non rinnega le esperienze fatte. «Sono quel che sono anche per quelle. E chissà che un giorno, grazie alle conoscenze fatte durante quel periodo, io non possa rientrare in qualche altra maniera nel mondo del calcio».

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COMMENTI
 

MarcN.7 16 ore fa su tio
Forza, come allenatore scout o dirigente puoi rientrare certamente se lo vuoi
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