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SVIZZERA

La prima "Voce della Gioventù" è quella di Mahbube Ibrahimi

La giovane di origine afghana ha vinto la prima edizione del riconoscimento firmato Unicef e 20 Minuti
UNICEF
Fonte Unicef
La prima "Voce della Gioventù" è quella di Mahbube Ibrahimi
La giovane di origine afghana ha vinto la prima edizione del riconoscimento firmato Unicef e 20 Minuti

ZURIGO - Unicef Svizzera e Liechtenstein ha conferito oggi per la prima volta il riconoscimento “Voce della Gioventù” 2025, in collaborazione con il marchio mediatico 20 Minuti.

Con questo premio viene onorata una giovane personalità che, nell’anno trascorso, si è distinta per prestazioni straordinarie e un impegno speciale, diventando così un modello per la sua generazione. «Con il premio “Voce della Gioventù”, UNICEF pone ogni anno al centro giovani che incarnano coraggio, responsabilità e ispirazione.In collaborazione con 20 Minuti – una delle piattaforme d’informazione più seguite dai giovani in Svizzera – il riconoscimento viene reso accessibile a un vasto pubblico, acquisendo così particolare risonanza», si legge nel comunicato stanmpa odierno.

La vincitrice 2025 è Mahbube Ibrahimi (20 anni). Da adolescente è fuggita da sola dall’Afghanistan alla Svizzera e quest’anno concluderà il liceo. Nonostante le grandi difficoltà, ha trovato rapidamente accesso all’istruzione, sostenuta da una volontà instancabile di apprendere e dal desiderio di restituire quanto ricevuto. Nel 2023 ha fondato il progetto educativo “Wild Flower”, una scuola online che offre a ragazze e donne in Afghanistan una finestra sul mondo e consente loro di seguire corsi di lingue, informatica e altre materie. Con “Growing Together” ha inoltre avviato un’iniziativa che sensibilizza uomini rifugiati nei centri d’asilo svizzeri sul tema della parità di genere, stimolando così importanti dialoghi sui diritti delle donne.

«Essere onorata come prima “Voce della Gioventù” è per me una grande riconoscimento» ha dichiarato Mahbube Ibrahimi. «In Svizzera ho trovato una nuova patria e ricevuto molto sostegno, che mi ha permesso di creare qualcosa di positivo per ragazze e donne senza voce, private dell’istruzione, della partecipazione politica e della libertà personale».

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la redazione di 20 Minuten a Zurigo, alla presenza della caporedattrice Désirée Pomper e di Bettina Junker, direttrice generale di Unicef Svizzera e Liechtenstein. «Mi colpiscono la responsabilità personale di Mahabube e la sua sete di conoscenza» ha dichiarato Désirée Pomper. «Quando a 16 anni è arrivata in Svizzera, proprio durante il lockdown, ha imparato il tedesco da sola guardando video su YouTube ed è riuscita ad accedere al liceo. È altrettanto ammirevole che, dopo la presa del potere dei talebani in Afghanistan, abbia deciso di contrastare l’oppressione delle donne con la sua scuola online segreta "Wild Flower" e di rafforzare la loro partecipazione nella società». Bettina Junker ha aggiunto: «Mi riempie di fiducia vedere giovani personalità che con passione e impegno promuovono il cambiamento. Mahbube Ihrahimi porta con sé una storia di fuga difficile e dimostra con determinazione e dedizione che gli ostacoli possono trasformarsi in opportunità. Lei incarna coraggio, ispirazione e responsabilità – valori decisivi per il nostro futuro comune».

Il processo di selezione della "Voce della Gioventù" si è svolto in più fasi. Candidati e candidate sono stati proposti dalle redazioni di 20 Minuti, dal pubblico lettore della testata, dal personale Unicef e dalla Unicef Youth Community. Da questi suggerimenti è stata stilata una lista di otto nomi, ridotta poi a cinque finalisti tramite un sondaggio online aperto alla comunità di lettori di 20 Minuten. La scelta definitiva è stata presa da una giuria composta dall'Ambasciatore Unicef Bastian Baker, dalla redazione centrale di 20 Minuten e dalla Unicef Youth Community.

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