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Corse automobilistiche, la revoca del divieto fa discutere

Routesuisse: «le numerose condizioni previste dalla nuova ordinanza impediscono comunque lo svolgimento delle corse automobilistiche». PS: «Decisione negativa per l'uomo e l'ambiente».
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Fonte ATS
Corse automobilistiche, la revoca del divieto fa discutere
Routesuisse: «le numerose condizioni previste dalla nuova ordinanza impediscono comunque lo svolgimento delle corse automobilistiche». PS: «Decisione negativa per l'uomo e l'ambiente».

BERNA - La revoca del divieto delle corse automobilistiche su circuito non convince Federazione stradale svizzera (Routesuisse). L'associazione ritiene che numerosi punti della modifica dell'ordinanza sulle norme della circolazione stradale (ONC) impediranno l'organizzazione di questo tipo di eventi.

Nel suo progetto, che dovrebbe entrare in vigore il 1° giugno 2026, il Consiglio federale intende abrogare il divieto delle gare di velocità su circuito «che hanno carattere pubblico e sono effettuate con veicoli a motore». Una decisione accolta con favore da Routesuisse al termine della procedura di consultazione.

Tuttavia, quest'ultima ritiene che la modifica dell'OCN non sia “conforme” alla volontà del Parlamento, che aveva revocato il divieto il 17 marzo 2023. Secondo Routesuisse, le numerose condizioni previste dalla nuova ordinanza impediscono lo svolgimento delle corse automobilistiche.

Concretamente gli organizzatori delle gare non hanno alcun diritto all'autorizzazione. Sono i Cantoni ad avere l'ultima parola. Questi ultimi possono rifiutare lo svolgimento di una gara se non rispetta i requisiti di sicurezza stradale o se l'evento rischia di causare «un rumore eccessivo o persistente che potrebbe arrecare disturbo».

«Situazione contraddittoria» - «D'ora in poi, l'organizzazione di gare automobilistiche dovrà essere trattata come qualsiasi altro evento che richiede una richiesta di autorizzazione. Accogliamo con favore la volontà di armonizzare questa materia, ma occorre andare fino in fondo e abolire tutte le disposizioni che attuavano il divieto», ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS Olivier Fantino, direttore di Routesuisse.

La Federazione stradale svizzera indica che non esistono basi legali sufficienti per imporre un divieto assoluto di qualsiasi manifestazione che produca inquinamento fonico e che, ovviamente, devono essere presi in considerazione gli effetti negativi sull'ambiente o sulla sicurezza. «Modificando questa omissione, si evita una situazione contraddittoria», ha osservato Olivier Fantino.

Contattato da Keystone-ATS, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) ha precisato di voler valutare queste osservazioni e di non essere in grado di fornire ulteriori commenti al momento.

Il divieto delle competizioni sportive motorizzate su circuito risale al 1955. Era stato introdotto a seguito di un incidente che aveva causato più di 80 morti alla 24 Ore di Le Mans (Francia) dello stesso anno.

A livello politico, il Partito socialista respinge la revoca di questo divieto, giudicandola «negativo per l'uomo e l'ambiente». Al contrario, l'UDC la considera «giustificato sotto tutti i punti di vista».

Trasporto di animali consentito - La modifica dell'ordinanza rende possibile anche il trasporto di animali vivi la domenica e di notte in Svizzera. Attualmente, solo i cavalli da competizione e gli animali da macello possono essere trasportati in questo arco di tempo, ma l'aumento del numero di giorni di canicola in estate ha cambiato la situazione.

Questa modifica mira quindi a evitare sofferenze inutili, vietate dalla legge sulla protezione degli animali. L'associazione vodese per la promozione dei mestieri della terra Prométerre ritiene che questa misura risponda a "imperativi concreti di benessere animale e di logistica".

Anche l'UDC e il PS sono d'accordo con questo adeguamento, ma i socialisti precisano che si tratta di un sostegno «a titolo eccezionale e nell'interesse della protezione degli animali». Il PS ricorda che in generale rifiuta il trasporto di animali con veicoli a motore.

I socialisti sono invece contrari all'esenzione dal divieto di circolazione la domenica e di notte per le autorità doganali e al trasporto di merci facilmente deperibili. «Questo divieto è fondamentale per attenuare i numerosi effetti disastrosi del traffico motorizzato sull'uomo e sull'ambiente», scrive il PS.


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