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SVIZZERA

Aumento dei costi sanitari: «Fino al 15% a seconda dei cantoni»

Le previsioni sui premi della cassa malati per il prossimo anno non sono positive: in media potrebbero aumentare del 5%.
Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Fonte bonus.ch
Aumento dei costi sanitari: «Fino al 15% a seconda dei cantoni»
Le previsioni sui premi della cassa malati per il prossimo anno non sono positive: in media potrebbero aumentare del 5%.

BERNA - Dopo i forti aumenti dei premi della cassa malati registrati negli ultimi anni (6.6% nel 2023, 7.8% nel 2024 e 6.0% nel 2025), gli assicurati e le assicurate di tutta la Svizzera devono già prepararsi a un nuovo aumento significativo per il 2026.

Secondo le ultime stime del portale di confronto bonus.ch, l'aumento medio dovrebbe avvicinarsi al 5%. Ma si tratta appunto di una media, che nasconde forti disparità: alcune casse malati, le cui riserve rimangono basse e limitano la possibilità di assorbire l'aumento dei costi sanitari, potrebbero applicare aumenti superiori al 10%.

Questo a poche settimane del voto cantonale, in programma il prossimo 28 settembre, sulle due iniziative, presentate rispettivamente da Lega e Ps, che mirano a sgravare (anche se in modo diverso) il peso dei premi dalle spalle della popolazione ticinese.

Primo semestre 2025: i costi sanitari aumentano del 4.7%
La previsione di un nuovo aumento significativo dei premi dell'assicurazione malattia nel 2026 è legata all'aumento costante dei costi sanitari osservato nel 2025. Dopo un primo trimestre in cui i premi erano già saliti in modo significativo (3.6%), il secondo trimestre ha fatto rilevare un accentuarsi della tendenza con un tasso del 5.8% a livello nazionale. Considerando il primo semestre nel suo complesso, il rialzo dei costi sanitari raggiunge così il 4.7%, ovvero quasi un miliardo di franchi in più rispetto allo stesso periodo del 2024.

Che cosa spiega questo aumento dei costi sanitari?
In Svizzera, i costi sanitari aumentano per l'effetto combinato di diversi fattori. L'invecchiamento della popolazione comporta un aumento delle esigenze di assistenza, in particolare per le malattie croniche. I progressi medici e tecnologici consentono trattamenti più efficaci, ma spesso costosi. Anche il consumo di prestazioni mediche continua a crescere, e parallelamente il catalogo delle prestazioni coperte dall'assicurazione malattia di base è sempre più ampio.

La carenza di personale medico aggiunge ulteriore pressione al sistema. Infine, il sistema di finanziamento protegge i pazienti nel breve termine, ma alimenta indirettamente la spirale al rialzo: poiché le cure sono in gran parte finanziate dai premi e dalle imposte, l'onere non grava direttamente sui pazienti, ma si ripercuote sull'intera popolazione.

Quali sono i settori sanitari più costosi?
Nel 2025, sono le cure prestate negli studi medici a incidere maggiormente sulla spesa sanitaria in Svizzera, raggiungendo quasi 4.7 miliardi di franchi. Seguono gli ospedali, con costi elevati sia per le cure ambulatoriali (4.3 miliardi) che per quelle stazionarie (quasi 4 miliardi). Complessivamente, tutti i settori sanitari rappresentano un costo di oltre 21.8 miliardi di franchi.

Quali settori registrano il maggiore aumento dei costi nel 2025?
Nel primo semestre, i costi sanitari sono aumentati di quasi un miliardo di franchi rispetto al 2024. Le cure mediche costituiscono il principale onere supplementare con +207 milioni di franchi. Anche i servizi ospedalieri registrano un forte aumento, sia in regime di ricovero (+179 milioni) che ambulatoriale (+136 milioni). Infine, la categoria "altro" registra un aumento di 169 milioni di franchi. Comprende in particolare la psicologia praticata dagli psicoterapeuti, le cui prestazioni stanno registrando un forte aumento.

In termini percentuali, è proprio quest'ultimo settore a registrare l'aumento più consistente (15.6%), davanti all'assistenza domiciliare (11.4%) e al settore stazionario (4.7%).

Aumento dei costi sanitari: fino al 15% a seconda dei cantoni
Nei primi sei mesi del 2025, diversi cantoni hanno registrato un aumento dei costi sanitari pari o superiore al 7%. È il caso di Nidvaldo (15%), Zugo (11%), Argovia (7%), Lucerna (7%), Obvaldo (7%), Svitto (7%) e Uri (7%).

Nel 2026 questi cantoni dovrebbero quindi registrare un aumento dei premi malattia superiore alla media, poiché l'andamento dei premi è strettamente legato a quello dei costi sanitari.

Le riserve delle casse malati nuovamente in aumento nel 2025
Negli ultimi anni, il Consiglio federale ha spinto le casse malati a ridurre le loro riserve al fine di limitare parzialmente l'aumento dei premi. Queste sono così passate da 12.4 miliardi di franchi nel 2021 a 7.3 miliardi al 1° gennaio 2024. Nel 2025, grazie all'utile di 400 milioni realizzato nel 2024, le riserve tornano tuttavia a crescere, raggiungendo i 7.8 miliardi di franchi.

Nonostante la leggera ripresa delle riserve, alcune casse malati dispongono ancora di un margine di manovra limitato per assorbire l'aumento dei costi sanitari. Storicamente, gli assicuratori con riserve modeste sono i più esposti a variazioni significative dei premi, il che dovrebbe tradursi in aumenti consistenti per le persone assicurate presso queste compagnie.

Secondo gli ultimi dati dell'UFSP, la CSS, ad esempio, ha visto il suo tasso di riserve scendere al 13% nel 2023, mentre nel 2021 raggiungeva il 40%. Tra gli altri casi significativi, ÖKK è scesa dal 31% al 21% tra il 2022 e il 2023, mentre Vivao Sympany ha visto il suo tasso passare dal 25% al 15%.

Anche altre casse malati dispongono di riserve modeste, talvolta inferiori al 10%, il che limita la loro capacità di contenere l'aumento dei premi. Per il 2026 ciò potrebbe tradursi in aumenti superiori al 10%. Ad esempio, nel 2023 Helsana ha aumentato i suoi premi medi del 10% per compensare un tasso di riserve vicino al 10%.

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COMMENTI
 

Mgrazia60 1 mese fa su tio
…..ma grazieeee 😡😡😡

Flet 1 mese fa su tio
Anche in Svizzera interna ci sono anziani ma loro non pagano la cassa malati cosi tanto come da noi, come mai? In Ticino ci sono troppi enti che se ne approfittano!

Jolly88 1 mese fa su tio
Forse sarebbe opportuno effettuare dei controlli sui vari studi di fisioterapia e affini. Due anni fa avevo provato a segnalare ad alcuni enti certe pratiche poco chiare che venivano svolte, ma nessuno ha mai mostrato interesse e sono stato continuamente rimbalzato. Alla fine ho rinunciato. Ho capito che non frega niente a nessuno

Eneri 1 mese fa su tio
Un esempio. In una casa per anziani una cassa malati paga 900 franchi al mese e la degente non riceve nessuna cura

Eneri 1 mese fa su tio
Se le casse malati facessero un vero controllo delle fatture (a tutti è capitato di vedere c fatturati cose e tempi mai utilizzati), risparmieremmo miliardi.

pag 1 mese fa su tio
i costi della cassa malati aumentano e la qualita' del sistema sanitario dimunuisce, vergognatevi va

CoffeeCat 1 mese fa su tio
Bisogna votare sí, soprattutto all'iniziativa del PS che è la più equa. in ogni caso, sí a tutte e due le iniziative. Ci sono stati sgravi per le fasce più abbienti negli anni, ora facciano qualcosa per la maggioranza della popolazione.

Jocaalje 1 mese fa su tio
L’assicurazione sanitaria è un diritto che deve farsi carico lo Stato e non un dovere obbligatorio con premi uguali per tutti. In questo modo è ovvio che la fascia di età 25/55 anni che sta peggio economicamente (la maggioranza) ha più problemi di salute, mentre i fortunati che hanno un potere d’acquisto elevato (la minoranza “ricca” e privilegiata) avrà meno problemi di salute. SVEGLIA STATO E CONFEDERAZIONE
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