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SONDAGGIO TAMEDIA

L'iniziativa "per il futuro" non ha... futuro

Se si votasse oggi l'iniziativa GISO verrebbe chiaramente bocciata. Approvata, seppur di misura, l'iniziativa sul Servizio civico.
GISO
L'iniziativa "per il futuro" non ha... futuro
Se si votasse oggi l'iniziativa GISO verrebbe chiaramente bocciata. Approvata, seppur di misura, l'iniziativa sul Servizio civico.

BERNA - Se si votasse oggi dalle urne federali il prossimo 30 novembre uscirebbero un "no" e un "sì". Ma attenzione. Perché le dinamiche sui due temi in votazione - come rilevato dal primo sondaggio condotto da Tamedia e 20 minuti - sono molto diverse.

Se da un lato il "no" all'iniziativa popolare "Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo" (Iniziativa per il futuro) sembra ormai cristallizzato da tempo, dall'altro il "sì" (peraltro molto risicato) sull'iniziativa popolare «Per una Svizzera che si impegna» (iniziativa Servizio civico) potrebbe sgretolarsi (come spesso accade) con il passare del tempo.

"Iniziativa senza futuro"
Ma andiamo con ordine. E iniziamo dal testo promosso dalla Gioventù socialista (GISO) che al momento ottiene solo il 31% dei consensi, mentre è inviso dal 67% degli intervistati.

L'iniziativa "per il futuro", che chiede l'introduzione di un'imposta di successione al 50% che vada a colpire i super ricchi (patrimonio superiore a 50 milioni di franchi) per finanziare la transizione ecologica, è molto polarizzata: viene sostenuta a Sinistra, mentre è chiaramente bocciata dagli altri partiti.

Tra i più contrari troviamo (ovviamente) PLR e UDC, realtà molto vicine agli ambienti economici. Per gli oppositori, infatti, la super-tassa potrebbe spingere i più ricchi ad abbandonare la Svizzera, provocando un ulteriore (enorme) buco per quel che concerne le imposte su reddito e patrimonio.

Iniziativa "Servizio civico"
L'iniziativa "Servizio civico", che chiede che le persone di cittadinanza svizzera prestino «servizio a beneficio della collettività e dell'ambiente» sotto forma di servizio militare o di un altro servizio di milizia equivalente, viene per ora sostenuta da una risicata maggioranza (51% di sì contro il 44% di no).

Ma attenzione perché questo sostegno non è granitico: il 21% degli interpellati ha infatti risposto "piuttosto sì" e questo dato - come precisano i sondaggisti - indica «un basso livello di conoscenza del tema in votazione». Un punto di partenza, questo, che in genere vede «calare il sostegno alle iniziative nel corso delle campagne».

L'iniziativa è sostenuta dalla maggioranza dei simpatizzanti di Centro, PLR, Verdi e Verdi liberali, mentre PS e UDC risultano spaccati in due (47% - 46% i socialisti, 45% - 49% i democentristi). C'è una bella differenza anche tra i generi con gli uomini nettamente più favorevoli (60%) rispetto alle donne (42%).

Il sondaggio Tamedia – Svolto tra l'8 e il 9 ottobre in vista della votazione federale del 30 novembre, il sondaggio 20 minuti / Tamedia ha interpellato 11'178 persone provenienti da tutta la Svizzera (155 dal Ticino). Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.

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