Coltivare al massimo tre piante di cannabis. Ecco la nuova proposta per legalizzare la canapa

La proposta è in consultazione: cannabis legale per adulti, lotta al mercato nero e tutela della salute pubblica.
BERNA - Gli adulti in Svizzera dovrebbero avere accesso legale alla cannabis. Almeno questo è il parere della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) che ha presentato un progetto che apre alla legalizzazione, pur mantenendo il consumo sotto stretto controllo. La proposta è ora in consultazione fino al 1° dicembre.
Oggi la cannabis resta vietata per usi non medici: coltivazione, produzione e commercio sono illegali, sebbene dal 2023 siano in corso progetti pilota che consentono agli utenti di acquistare cannabis in modo controllato. Tuttavia, la realtà è che la maggior parte dei consumatori continua a rivolgersi al mercato nero. Una situazione che, secondo la commissione, non tutela né la salute né la sicurezza.
La nuova legge mira a cambiare approccio: non promuovere il consumo, considerato comunque dannoso, ma regolamentarlo. «Una legalizzazione per gli adulti – si legge nella nota – consentirà di proteggere meglio la salute pubblica, rafforzare la tutela dei minori e migliorare la sicurezza».
Regole severe - Il progetto prevede che i maggiorenni residenti in Svizzera possano coltivare fino a tre piante di cannabis per uso personale, oltre ad acquistare, possedere e consumare secondo regole precise, comprese quelle sul fumo passivo. La distribuzione ai minori sarà vietata.
I punti vendita saranno limitati e potranno operare solo con concessione statale. Le attività commerciali non potranno avere scopo di lucro: eventuali profitti dovranno essere reinvestiti in prevenzione, riduzione dei rischi e sostegno ai dipendenti.
La produzione commerciale sarà permessa, ma a condizioni rigide. Saranno vietate la pubblicità di prodotti, semi e accessori. Le confezioni dovranno essere neutre, senza elementi promozionali.
Tassa dissuasiva - Un sistema elettronico di tracciabilità controllerà l’intera filiera, dalla coltivazione al consumo. In parallelo, verranno inasprite le sanzioni contro chi continuerà a rivolgersi al mercato illegale. Per disincentivare un consumo eccessivo, i prodotti saranno soggetti a una “tassa di incentivazione”, variabile in base al contenuto di THC e alla modalità di consumo.
Il messaggio politico è chiaro: non un via libera alla cannabis, ma una regolamentazione che mira a togliere spazio al mercato nero e a ridurre i danni legati a un fenomeno già diffuso.
