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ZURIGO

Truffate diverse aziende per 26 milioni di franchi: condannato un 52enne

Secondo i giudici, l'avvocato e imprenditore, originario dell'India e ora apolide, ha commesso i reati nel Bahrein e in Svizzera negli anni 2010 e 2011.
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Fonte Ats
Truffate diverse aziende per 26 milioni di franchi: condannato un 52enne
Secondo i giudici, l'avvocato e imprenditore, originario dell'India e ora apolide, ha commesso i reati nel Bahrein e in Svizzera negli anni 2010 e 2011.

ZURIGO - Un 52enne è stato condannato oggi a sei anni e mezzo di reclusione dal tribunale distrettuale di Zurigo: l'uomo è stato riconosciuto colpevole di truffa per mestiere nei confronti di diverse aziende per un totale di 26 milioni di franchi.

Secondo i giudici, l'avvocato e imprenditore, originario dell'India e ora apolide, ha commesso i reati nel Bahrein e in Svizzera negli anni 2010 e 2011.

Il 52enne, che accoglieva i clienti in uffici sfarzosi, prometteva loro prestiti per diverse centinaia di milioni di dollari e riscuoteva commissioni anticipate. Tuttavia, non aveva né l'intenzione né la possibilità di fornire gli elevati importi di prestito millantati. Le vittime della truffa erano imprenditori immobiliari australiani e neozelandesi.

Nel pronunciare la sentenza i giudici hanno affermato che le dichiarazioni del 52enne sono state in parte contraddittorie ed evasive. Egli aveva già adattato le sue dichiarazioni alle rispettive prove durante il procedimento penale.

L'imputato ha fatto di tutto per far credere alle sue vittime di essere una società affidabile. Avrebbe affittato uffici prestigiosi agli ultimi piani di un grattacielo in Bahrein e li avrebbe arredati sontuosamente per la truffa.

L'uomo, che è stato arrestato a Londra nel 2022 ed estradato in Svizzera nel settembre 2024, amava circondarsi di lusso anche nella vita privata: auto costose, un appartamento fastoso sul Lago dei Quattro Cantoni, un jet privato in leasing e persino una squadra di calcio spagnola. Secondo il Ministero pubblico, avrebbe finanziato tutto questo con il denaro rubato. Il caso è finito davanti a un tribunale svizzero, poiché parte del denaro è stato convogliato su conti bancari in Svizzera.

La sentenza non è ancora definitiva e può essere impugnata davanti al tribunale cantonale zurighese

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