I coniglietti dorati di Lindt simbolo di «remigrazione»

L'azienda ne prende le distanze: «Strumentalizzati senza autorizzazione» dal partito di estrema destra MASS-VOLL
ZURIGO - Che i gruppi ideologici si approprino di marchi famosi per diffondere i loro messaggi non è una novità. A finire nell'occhio del ciclone, questa volta, è il coniglietto dorato di Lindt & Sprüngli scelto per diffondere un messaggio politico piuttosto discutibile.
Nicolas A. Rimoldi, provocatore libertario svizzero giunto alla ribalta ai tempi della pandemia, ha infatti diffuso su X l'immagine dell'iconico coniglietto dorato con un nastro rosso al collo, con la scritta «Remigration» ossia «remigrazione». Aggiungendo: «La tradizionale azienda Lindt ha prodotto il Coniglietto della Remigrazione per MASS-VOLL! Bravo». Pare non si tratti di un fotomontaggio, ma di un vero coniglietto di cioccolato personalizzato, almeno quattro esemplari sono stati prodotti.
✊🏻 Der REMIGRATIONSHASE!
— MASS-VOLL! (@mass_voll) April 20, 2025
😎 Während deutsche Schokolade cuckt, bleibt Schweizer Schoggi basiert: Das Traditionsunternehmen Lindt hat für MASS-VOLL! den Remigrationshasen produziert! Bravo!👏🏻
✝️ Wir wünschen frohe Ostern!#RemigrationstattSitzhase pic.twitter.com/EBvzGEwgL8Quello che fa discutere è proprio il messaggio trasmesso. Il termine «remigrazione» fa riferimento al ritorno volontario dei migranti nel loro Paese di origine. Una parola oggigiorno usata dalla destra estremista per indicare le deportazioni forzate e i rimpatri di massa. Rimoldi la invoca ripetutamente a nome del suo movimento Mass-Voll sui social media e la collega a incidenti o atti di violenza commessi da migranti.
Sulla questione, il portavoce di Lindt & Sprüngli fa chiarezza: «Non abbiamo alcun rapporto commerciale con Mass-Voll, prendiamo le distanze dalle loro dichiarazioni e ci rammarichiamo se i nostri prodotti vengono utilizzati in modo improprio per campagne politiche senza autorizzazione», ha dichiarato al Tages-Anzeiger. L'azienda si riserva il diritto di adottare «misure appropriate» contro gli abusi.
Purtroppo, i messaggi personalizzati si trovano in una zona grigia. Nemmeno i diritti di proprietà intellettuale possono impedirne l'abuso, malgrado le richieste di personalizzazione vengano sempre controllate dai dipendenti. A tal riguardo, ha spiegato il portavoce, esiste un protocollo ben strutturato.
Non un caso isolato - Quello di Lindt, tuttavia, non è un caso isolato. Nike, ad esempio, è recentemente stata strumentalizzata dalla destra populista AfD in Germania. Sono state infatti ordinate delle Nike Air Force 1 personalizzate con i colori del partito (blu e rosso) con l'aggiunta di lettere "AfD". Ovviamente, poi, sono state condivise orgogliosamente sui loro social network. In tutta risposta, Nike ha interrotto la personalizzazione delle sue scarpe con la sigla AFD nel suo negozio online.
Nel 2023, Greenpeace aveva portato avanti una campagna contro 20 Minuten. Gli attivisti avevano falsificato il layout del giornale gratuito, distribuendo migliaia di copie per attirare l'attenzione sui problemi ambientali. La ONG era quindi stata accusata dal gruppo TX, proprietario della testata, di violazione del marchio e di concorrenza sleale. E mentre Greenpeace aveva invocato la libertà di espressione, il Tribunale commerciale di Zurigo aveva dato ragione a 20 Minuten. Alla ONG era quindi stato vietato di continuare a diffondere edizioni false e ha dovuto sostenere parte dei costi di contenimento.