In tenuta militare a Palazzo federale? «Per una promozione»


Cosa voleva il vallesano che ha ieri fatto evacuare Palazzo federale? Parla la madre
Cosa voleva il vallesano che ha ieri fatto evacuare Palazzo federale? Parla la madre
BERNA - Alla fine, tutto è filato liscio. Nonostante l'ampia operazione di polizia in Piazza federale - inclusa la molto discussa evacuazione di Palazzo federale - nessuno si è fatto male o è mai stato in pericolo.
Ma cosa ci faceva un cittadino vallesano, in tenuta da combattimento, a Palazzo federale? E perché ha parcheggiato la sua auto in Piazza? Una risposta ha deciso di fornirla la madre dell'uomo, che ha raccontato a 20Minuten le motivazioni del figlio.
«Pensava di aver ottenuto una promozione militare» ha spiegato la donna. «Mio figlio è innocuo, non farebbe mai del male a nessuno. È un ragazzo dolce». Purtroppo, però, ha dei problemi mentali, ha aggiunto la madre.
«È una storia molto triste»
Il giovane uomo - la cui età non è al momento nota - ha da poco completato il servizio militare obbligatorio. «Avrebbe voluto continuare, ma gli è stato negato» ha proseguito la madre. «Ora le sue condizioni sembrano essere peggiorate».
Ma perché ha preso l'auto e si è recato in Piazza federale? «Aveva intenzione di andare a Berna per ritirare una promozione», ha spiegato la donna, «si aspettava una bella cerimonia». Questo chiarisce anche perché indossava dell'equipaggiamento parzialmente militare.
«È una storia molto triste. È davvero terribile», ha concluso poi la madre, esprimendo il proprio disappunto nel sistema poiché suo figlio si è rivolto più volte a diverse cliniche, ma non è servito a nulla. «Ci prendiamo cura di lui da anni, ma non riceviamo quasi nessun aiuto».
Non è chiaro chi sosterrà i costi
Ora l'uomo si trova in custodia. Come spiegato ieri dalla Polizia cantonale di Berna in un comunicato stampa, è stato temporaneamente arrestato e sono iniziati degli esami medici sulle sue condizioni fisiche e mentali.
Anche l'indagine penale prosegue. Il Ministero pubblico della Confederazione, responsabile per i reati legati agli esplosivi, ha aperto un incarto insieme alla Polizia federale (fedpol), alla Polizia cantonale di Berna e alla Polizia cantonale del Vallese.
Non è al momento ancora chiaro chi dovrà pagare i costi dell'operazione.