Aperta la finta (o forse no) tomba della Regina Berta di Svevia


Nel sarcofago, che si trova presso l'abbazia di Payerne, sono state trovate diverse ossa. E un teschio.
Difficile però che appartengano davvero alla figura storica, secondo gli esperti. L'analisi del carbonio 14 permetterà (forse) di fugare ogni dubbio.
Nel sarcofago, che si trova presso l'abbazia di Payerne, sono state trovate diverse ossa. E un teschio.
Difficile però che appartengano davvero alla figura storica, secondo gli esperti. L'analisi del carbonio 14 permetterà (forse) di fugare ogni dubbio.
PAYERNE - La "falsa" tomba della storica figura della regina Berta di Svevia è stata aperta oggi presso l'abbazia di Payerne (VD). Nel sarcofago è stato trovato un teschio e diverse ossa.
«C'è solo una minima possibilità che si tratti effettivamente dei resti di Berta di Svevia. Io non ci credo», ha detto all'agenzia Keystone-ATS la direttrice e curatrice dell'abbazia Anne-Gaëlle Villet.
Il contenuto trovato verrà sottoposto alle analisi del carbonio 14 e i risultati saranno resi noti in giugno. «Al momento non sappiamo se le ossa ritrovate siano di una o più persone», ha precisato la curatrice. Potrebbe trattarsi di qualcuno d'importante, oppure di un semplice monaco. Il sarcofago è dal canto suo molto prezioso, ha continuato Villet.
Berta di Svevia è nata nell'anno 907 ed è stata sia regina Borgogna, quale sposa di Rodolfo II, sai regina consorte d'Italia come moglie di Ugo di Provenza. È considerata la fondatrice dell'abbazia di Payerne - la più grande chiesa romanica in Svizzera, recentemente restaurata - e sul suo luogo di sepoltura aleggia il mistero.