«Ducati è solita dare il benservito ai piloti in difficoltà»
«Ducati è solita dare il benservito ai piloti in difficoltà» Pecco sta faticando tremendamente e soffre lo strapotere di Marc Marquez. Anche in Ungheria sarà sotto i riflettori
Oggi il piemontese, dopo lo sfogo al Red Bull Ring, ha però fatto "mea culpa": «Ho parlato a caldo ed ero nervoso dopo la gara: il team sta facendo il massimo per aiutarmi».
Pecco sta faticando tremendamente e soffre lo strapotere di Marc Marquez. Anche in Ungheria sarà sotto i riflettori
Oggi il piemontese, dopo lo sfogo al Red Bull Ring, ha però fatto "mea culpa": «Ho parlato a caldo ed ero nervoso dopo la gara: il team sta facendo il massimo per aiutarmi».
SPIELBERG - Casey Stoner sta con Pecco Bagnaia. Il pilota australiano, campione del Mondo con la Casa di Borgo Panigale nel 2007 - si trattò del primo storico trionfo - difende il piemontese, in grossa difficoltà in questa parte di stagione. L’italiano sta soffrendo la concorrenza del marziano Marc Marquez (invero anche del fratello Alex), e lo scorso weekend si è lasciato andare ad uno sfogo a caldo dopo l’ennesima delusione al Red Bull Ring: «Sto perdendo la pazienza, spero che Ducati abbia una spiegazione». Oggi Pecco si è scusato ufficialmente («Errore mio, il team sta facendo il massimo per aiutarmi ma sono anche loro in difficoltà), ma l’ambiente resta caldo. Anche in Ungheria, nel weekend alle porte, sarà l’osservato numero 1.
Intanto Stoner, parlando ad “AS”, ha spezzato una lancia in favore di Bagnaia pungendo il team. «Ducati è solita dare il benservito a piloti che si ritrovano ad attraversare un momento difficile – ha sottolineato il 39enne – Non credo sia giusto, va dato ai piloti il tempo di riprendersi».
Pecco però sta facendo tanta fatica e la pressione aumenta. Lo scorso anno ha perso il duello iridato con Martin (sul trono col team satellite) e ora è lontanissimo da MM93. I suoi detrattori sostengono che sia lui a dover essere riconoscente alla Casa di Borgo Panigale, e non tanto il contrario… «Per me Pecco merita rispetto, ha lavorato sodo per parecchi anni e ha riportato la Ducati a vincere il titolo mondiale in MotoGP - ha aggiunto Stoner, tornando poi sul “modus operandi” del Team - Quando io non fui disponibile per alcune gare per problemi di salute Ducati cercò un sostituto senza dirmi nulla e questo non va bene…».
