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Rosberg, un addio che fa ancora discutere: «Non aveva la passione per le corse...»

Jacques Villeneuve è tornato sull'addio alla F1 di Rosberg: «Non gli importava nulla di correre».
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Rosberg, un addio che fa ancora discutere: «Non aveva la passione per le corse...»
Jacques Villeneuve è tornato sull'addio alla F1 di Rosberg: «Non gli importava nulla di correre».
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BERLINO - Ma perché ritirarsi a soli 31 anni addirittura dopo aver vinto un Mondiale? È quello che ancora oggi, a distanza di nove anni, si chiedono in tanti in merito alla scelta di Nico Rosberg, campione del mondo nel 2016. La sua decisione fu un fulmine a ciel sereno per tutti, dato che era nel pieno della sua carriera e soprattutto perché avrebbe potuto aprire un ciclo vincente. Il tedesco, negli anni, è rientrato nel paddock, ma soltanto nelle vesti di opinionista.

Jacques Villeneuve, anche lui ex pilota e vincitore del Mondiale nel 1997, ha un'idea chiara sulla questione. «Nel momento in cui ha vinto si è arreso - ha detto il 54enne nel podcast Red Flags - Dunque, si poteva già presumere che non avesse passione per le corse. E ogni volta che lo vedo, mi rendo conto che non gli mancano le gare. Non gli importava nulla di correre: tutto quello che voleva fare era vincere un campionato come suo padre e poi andare avanti. È strano, faccio fatica ad accettare una cosa del genere perché viene da chiederti: "Ma perché hai corso? Perché hai iniziato se non avevi la passione?" E la cosa triste è che anche senza quella passione si può comunque vincere, ogni tanto. Questo va contro il mio istinto, contro l’essenza delle corse. Eppure è successo».

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COMMENTI
 

Mat78 1 mese fa su tio
In F1 rischi la pelle, oggi meno di ieri, ma la rischi comunque. Ritirarsi dopo aver vinto il titolo e come vincere al casinò e poi smettere per sempre di andarci...è molto intelligente secondo me.

Lupo Alberto 1 mese fa su tio
Lasciare da vincitori è una cosa che fanno solo i grandi (negli altri sport mi viene in mente solo Marcel Hirscher, che poi si è fatto prendere la mano, lasciandoci un ginocchio, rientrando). Aveva sicuramente anche capito che con Hamilton a fianco, un secondo campionato non glie l’avrebbero nemmeno più lasciato vincere, relegandolo ufficialmente e definitivamente a numero due. Come si faccia poi a dire che non gli importava nulla di correre… uno non arriva a essere il migliore se non gli importa nulla. Che poi non gli manchino le gare, significa solo che è convinto e contento della scelta fatta.

Sigep 1 mese fa su tio
Il perché te lo spiego io: Nico Rosberg era e resta un ragazzo molto intelligente. Ha dimostrato che, anche senza essere il “predestinato”, si poteva vincere un mondiale, alla faccia dei sapientoni che continuano a cambiare le regole del gioco. Dopo aver conquistato il titolo ha deciso di mollare tutto, sputando nel piatto, e ha fatto benissimo.

Nasdaqx 1 mese fa su tio
forse si è accorto che la f1 è solo un business da miliardi ? Piloti falsi che si comportano male ? Regole sempre più assurde che ne hanno tolto il fascino...io una volta guardavo le gare...ora è tutta elettronica...(parere mio) naturalmente
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