Senza Max il Mondiale sarebbe bellissimo...


La Ferrari dà segni di vita
Qualcosa si muove nel circus, ma con queste Red Bull...
La Ferrari dà segni di vita
Qualcosa si muove nel circus, ma con queste Red Bull...
SPIELBERG - La Ferrari non vincerà il Mondiale neppure quest'anno, ma lo avevamo capito dalla prima gara della nuova stagione. La notizia della settimana è però un'altra.
A Maranello non si sono addormentati del tutto e stanno mandando qualche segnale di vita. Il secondo posto di Leclerc in Austria, seguito al terzo di Sainz nella gara sprint del sabato, sono il segnale di una resurrezione che è partita riportando la Scuderia davanti a Mercedes e Aston Martin, che ancora la precedono nel Mondiale Costruttori. Il podio numero 800 del Cavallino ha il sapore di una mela ancora un po’ acerba, ma la sensazione è che nei prossimi mesi da quel frutteto potremmo avere delle mele davvero saporite e magari pure qualche ciliegia.
La Sf-23 non è insomma da buttare via. Può essere curata anche se non è ipotizzabile il miracolo di vederla combattere ad armi pare con la Red Bull. In Austria Leclerc ha provato a dar fastidio a Verstappen. Gli è arrivato a 48 millesimi in qualifica, lo ha aggredito nelle prime curve in gara, ma Super Max ci ha messo poco a salutare tutti e a volare verso il suo decimo podio consecutivo, la sua ventottesima gara consecutiva conclusa in zona punti. Completando lo show con la smargiassata finale di quel cambio gomme per andarsi a prendere il punticino del giro veloce che era di Perez. Un rischio inutile, ma come dice Max, il rischio è il sale della vita (o lo diceva qualcun altro?).
La Red Bull, soprattutto quella guidata da Max, è imbattibile. Quella guidata da Perez è un’altra cosa, soprattutto se il messicano pasticcia in qualifica e deve correre a handicap scattando dal 15esimo posto. Leclerc lo ha tenuto dietro, Sainz ci ha provato con una difesa e una grinta che ormai sono merce rara in Formula 1.
Le novità portate in pista in Canada e in Austria, su due piste molto differenti, hanno dato il risultato sperato. La Rossa è più costante nel suo rendimento e sembra mangiare meno le gomme. Non resta che la controprova di domenica a Silverstone, su un circuito vero, con curve veloci e molto dure per gli pneumatici, dove l’anno scorso aveva vinto Sainz. Se supereranno anche l’esame d’inglese, allora a Maranello avranno la certezza di essere nella direzione giusta, anche se ogni evoluzione sulle vetture potrebbe ribaltare la situazione tra squadre che hanno prestazioni molto simili. Come Ferrari, Mercedes e Aston Martin. Con la McLaren che pare essersi riunita al gruppone.
La verità è che senza Max il mondiale sarebbe bellissimo con cinque, sei piloti in lotta per il titolo. Così dobbiamo accontentarci di riscrivere il libro dei record e divertirci con la lotta per il secondo (posto). Quello che per Ferrari era il primo dei perdenti, ma che a John Elkann fa dire in diretta tv di essere felice.