«Sarei più preoccupato se non ci fossero le prestazioni»


Nicola Celio sul momento di crisi dei biancoblù: «L'Ambrì non è ultimo perché Cereda continua a cambiare le linee...»
Biancoblù all'esame derby: arriverà il cambio di rotta alla Cornèr Arena?
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Biancoblù all'esame derby: arriverà il cambio di rotta alla Cornèr Arena?
AMBRÌ - Nove partite, otto sconfitte di fila, ultimo posto in classifica con 4 punti, 14 gol fatti e una media di appena 1,55 reti segnate a incontro. Sono numeri che mettono i brividi... Ma più in generale, sono i giocatori dai quali alla vigilia del campionato ci si aspettava moltissimo a non riuscire a invertire una tendenza davvero preoccupante. Basti pensare che, fra i quattro stranieri offensivi, soltanto Nic Petan, finora, ha trovato una volta la via della rete. Per Joly, Formenton e Tierney il rapporto con il gol continua a essere litigioso (per usare un eufemismo).
Nonostante il quadretto attuale lasci poco spazio all'interpretazione, l'ex capitano dell'Ambrì Nicola Celio è convinto che prima o poi la ruota girerà. «È vero che l'Ambrì è ultimo, ma a questa squadra mi sembra che manchino "solo" i punti - ha dichiarato l'allenatore delle giovanili del Coira - Giocano bene, ma non segnano: questo è il problema. È certamente risolvibile, ma è vero che adesso la situazione comincia a farsi pesante. Cosa fare? Ci vuole pazienza, bisogna rimanere sul pezzo e continuare a lavorare. Devono essere coscienti che prima o poi i gol arriveranno, sarei molto più preoccupato se non ci fossero le prestazioni. In certi frangenti di alcune partite, e questo va riconosciuto all'Ambrì, hanno persino dominato».
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Cosa deve fare un allenatore in questi momenti? «Deve mantenere l'ambiente calmo: quello dell'allenatore è un lavoro a lungo termine. Alla fine, nell'hockey, basta una partita in cui si segnano tante reti per invertire una tendenza negativa. Segnano, vincono, si sbloccano alcuni giocatori, si motivano tutti e improvvisamente le cose cambiano. Sembra scontato, ma è davvero così...».
Luca Cereda viene spesso criticato per i tanti e continui cambiamenti alle linee... «Può darsi che questo aspetto vada a disturbare un po' i giocatori, ma ogni elemento della rosa dev'essere in grado di giocare in ogni blocco con qualsiasi compagno. Il giocatore dev'essere pronto ai cambiamenti e deve soltanto dare il 100% in ogni situazione. Secondo me oggi l'Ambrì non è ultimo per questo motivo... È vero che mantenendo una certa ossatura possono crearsi dei meccanismi, ma anche le altre squadre cambiano. Non lo fa solo Cereda».
Come vedi il derby? «Sarà il derby della paura fra due squadre che hanno assoluto bisogno di punti: chi vincerà potrà sfruttare appieno lo slancio che solitamente la vittoria contro i cugini ti dà».



