In trasferta Ambrì e Lugano, in cerca di punti dopo un amaro weekend


Serata in salsa bernese per biancoblù e bianconeri, impegnati rispettivamente contro Berna e Bienne nel quarto turno di campionato
A entrambe le ticinesi servono in primis più reti per trasformare le prestazioni in punti.
Serata in salsa bernese per biancoblù e bianconeri, impegnati rispettivamente contro Berna e Bienne nel quarto turno di campionato
A entrambe le ticinesi servono in primis più reti per trasformare le prestazioni in punti.
BERNA/BIENNE - È già tempo di rimboccarsi le maniche per Ambrì e Lugano, entrambi ancora in cerca dei giusti equilibri e reduci da un amaro weekend condito da sole sconfitte. Ad accomunare le ticinesi ci sono anche le difficoltà incontrate in fase realizzativa, coi rispettivi stranieri d'attacco ancora a secco - in casa biancoblù l'unico import a bersaglio è stato il difensore Tim Heed - e soli quattro gol segnati nelle prime tre uscite. Un magro bottino.
La squadra di Cereda di punti ne ha tre, quelli raccolti all'ultimo respiro contro il Kloten. Una prova solida cui hanno fatto seguito il brutto stop di Langnau - con Wüthrich, più volte provvidenziale, che non è bastato - e quello interno col Losanna. Coi vodesi ha fatto il suo esordio Formenton (in sovrannumero è finito Tierney) e le occasioni non sono mancate, ma è venuta meno la concretezza. Serve un gioco più diretto e bisogna trovare anche quei gol “sporchi” che spesso pesano come macigni. Siamo all’inizio e il tempo non manca, ma dal pacchetto offensivo e dal powerplay serve da subito qualcosa in più per trovare quei lampi che possono indirizzare una sfida. Stasera l’Ambrì va a Berna per affrontare gli Orsi di Tapola, altra squadra “quadrata” che sin qui ha segnato e concesso poco, ma che non ha iniziato col vento in poppa. Scherwey e compagni hanno due punti, ottenuti piegando il Ginevra ai rigori.
Il Lugano, ancora in cerca della prima vittoria, è invece atteso dalla trasferta di Bienne. Il gruppo di Mitell ha mostrato nel complesso una discreta solidità difensiva - contro lo Zurigo ha perso contatto solo nel finale - ma anche in questo caso serve di più in attacco, a iniziare dagli stranieri. In diversi sono in fase di rodaggio (come Sgarbossa e Sanford, alla prima esperienza in Svizzera) ed è lecito attendersi una decisa crescita. Input preziosi che ci si aspetta anche da Perlini, che la National League invece già la conosce. Il nuovo staff sta in ogni caso lavorando - dei cambiamenti già si vedono - e in questi casi, non sono frasi fatte, serve davvero un po' di pazienza. La prossima occasione per firmare il primo acuto è stasera alla Tissot Arena, contro una squadra ancora ferma al palo dopo i ko con Friborgo, Lions e Davos.



