Lavorare in Arabia Saudita? Meglio stare in Europa


«Avrei dovuto trascinare mia moglie incinta dall’altra parte del mondo»
David Hancko colchonero e... contento.
«Avrei dovuto trascinare mia moglie incinta dall’altra parte del mondo»
David Hancko colchonero e... contento.
MADRID - Protagonista per tre stagioni con il Feyenoord, David Hancko si è avvicinato alla finestra di mercato appena conclusa con grande impazienza. Considerava finito il suo tempo in Olanda e sperava di ricevere offerte dai grandi club d’Europa. A lungo è però rimasto deluso: l’unica chiamata, il suo agente l’ha infatti ricevuta dall’Al-Nassr, pronto a mettere sul piatto un vero e proprio tesoro (50 milioni di euro netti per quattro anni di contratto) pur di convincerlo a trasferirsi in Arabia Saudita. Il 27enne slovacco non era convinto ma ha traballato parecchio, prima di vedersi togliere dagli impicci dall’Atletico Madrid, che con una proposta interessante l’ha spinto ad accasarsi al Metropolitano. La scelta non è però stata semplice.
«L'Al-Nassr non era la nostra prima opzione - ha spiegato Hancko - perché ho sempre voluto rimanere in Europa. Ma l’offerta era incredibile, quindi l’abbiamo presa in considerazione. Non ero convinto perché avrei dovuto trascinare mia moglie incinta dall’altra parte del mondo; lei mi aveva in ogni caso dato libertà di scelta. Sono comunque rimasto incerto e così, per non lasciare nulla di intentato, ho chiesto al mio agente di sondare il terreno con l’Atletico. E a Madrid hanno fatto in un giorno e mezzo quello che avremmo voluto facessero in un anno e mezzo. L’accordo è stato rapido, non voglio però mentire, quel primo contratto era incredibile. Se lo confronto con il mio attuale, dovrei giocare nell’Atletico per 20 anni per guadagnare così tanto».


