«Decido io come spendere i miei soldi»


Noah Okafor ha toccato diversi temi nel podcast «Say Less», lanciando anche qualche frecciatina alla stampa elvetica
Noah Okafor ha toccato diversi temi nel podcast «Say Less», lanciando anche qualche frecciatina alla stampa elvetica
MILANO - Dove proseguirà la carriera dell'attaccante della nazionale Noah Okafor? Lo svizzero dovrebbe essere ceduto dal Milan, che ne detiene il cartellino. Nonostante ciò, di recente il 25enne si è messo in mostra: nella partita amichevole che i rossoneri hanno disputato e vinto contro il Liverpool (4-2) ha segnato due reti.
Insieme ai suoi fratelli Elijah (21 anni) e Isaiah (20), Noah Okafor si è espresso nel podcast «Say Less» in merito alla sua vita calcistica, alla nazionale e anche riguardo al mancato trasferimento al Lipsia lo scorso inverno, quando l'operazione in prestito saltò all'ultimo momento perché il club tedesco si oppose a causa di un’ernia del disco riscontrata durante i test medici.
Noah Okafor: «Uno, due giorni sono stati davvero difficili»
«Dissero che avevano bisogno immediatamente di rinforzi e che avrebbero speso troppo per il prestito e l'opzione, se avessi potuto giocare solo dopo sei settimane», racconta Okafor, che rivela: «L'allenatore Rose mi voleva assolutamente, anche il direttore sportivo mi voleva, ma la decisione è arrivata dall'alto, in accordo con i medici».
🎥 Exklusive Bilder: Noah Okafor ist eben in Leipzig gelandet. 🛩️ ✅
ℹ️ Es folgen Medizincheck & Vertragsunterschrift. Leihe bis Saisonende. @SkySportDE pic.twitter.com/jEh6skfWXI
Non ha però sofferto a lungo per il trasferimento saltato (prima che lo prendesse il Napoli): «Uno, due giorni. È stato davvero difficile e, in generale, il periodo era davvero molto frenetico». Ma, ciò che ha infastidito maggiormente il calciatore elvetico, più del mancato trasferimento in Bundesliga, è stata la copertura mediatica sulla sua presenza in Germania per le visite mediche.
Okafor è arrivato a Lipsia con la sua famiglia e il suo agente con un jet privato. All'aeroporto è stato visto con una giacca Louis Vuitton da 6'000 franchi. Ha poi raggiunto il centro città con il suo entourage su un mini-van nero. Sull'argomento il 25enne è chiaro: «Un media svizzero dovrebbe sostenermi e scrivere qualcosa di positivo in quel momento, non il contrario».
E aggiunge: «In questo Paese tante cose non funzionano e per questo non voglio più rilasciare interviste a loro. Cosa si aspettavano? Che mettessi tutti i miei vestiti in una borsa Ikea?». Okafor ritiene che spetta a lui decidere come spendere i suoi soldi. «Sono invidiosi perché preferirebbero essere al mio posto».
I tre fratelli vogliono giocare insieme nella Nazionale
Noah, Elijah e Isaiah Okafor si sentono al telefono più volte al giorno. Il legame è forte. Lo confermò qualche anno fa Elijah Okafor, attualmente senza squadra, in un'intervista a 20 Minuten: «La mia famiglia è incredibilmente importante per me. Mi dà molta forza».
Il grande sogno dei tre calciatori? Giocare insieme in Nazionale... «Insieme agli Europei 2028 o ai Mondiali 2030, ce la faremo, al cento per cento», afferma Isaiah Okafor, attualmente sotto contratto con lo Zurigo. Ne è certo anche Noah Okafor, il quale però nel breve termine ha l'obiettivo di partecipare ai Mondiali 2026...































