«Ci aspettano undici mesi intensi e caldissimi»


Il vice presidente e CEO del Lugano - Martin Blaser - ha lanciato la nuova stagione dei bianconeri. «Obiettivi? Centrare uno dei primi sei posti della classifica, vincere la Coppa Svizzera e qualificarci per l'Europa».
Il vice presidente e CEO del Lugano - Martin Blaser - ha lanciato la nuova stagione dei bianconeri. «Obiettivi? Centrare uno dei primi sei posti della classifica, vincere la Coppa Svizzera e qualificarci per l'Europa».
LUGANO - Nella giornata odierna - martedì 22 luglio - ha avuto luogo al LAC la consueta conferenza stampa di inizio stagione del Lugano.
A prendere la parola per primo è stato il vicepresidente e CEO bianconero Martin Blaser, il quale ha toccato i temi principali di attualità e del futuro del club. «Ci aspettano all'interno della nostra FC Lugano SA undici mesi intensi e caldissimi», sono state le sue parole. «Come ben sappiamo durante il weekend del 29/31 maggio 2026 inaugureremo la nostra nuova casa - l'AIL Arena - e questo progetto influenzerà tutti. Verità, chiarezza e prestazione sono i nostri principi guida e per noi sono di fondamentale importanza, tanto da decidere di stamparli anche nella lunetta della maglietta della nostra prima squadra. Se qualcuno non è capace di essere onesto nei confronti della nostra società, penso che abbiamo perso tutti. Anche la chiarezza in tutto ciò che si dice è molto importante ed è la prestazione che conta, indipendentemente da chi siano i protagonisti».
E a proposito della questione economica... «Ci dà un po' fastidio che a oggi la nostra società in Svizzera interna sia considerata senza limiti. Ho recentemente sentito dire che oltre al grande Basilea e al grande Young Boys, il terzo club che ha le medesime possibilità di bernesi e renani è il Lugano e ho subito pensato che fosse uno scherzo. Nel regolamento della UEFA c'è infatti scritto che in tre anni si possono investire al massimo 60 milioni, ovvero 20 all'anno per tappare il buco che in quasi tutte le società esiste. Non è che non ci sia la voglia di investire, ma se vogliamo partecipare alle coppe europee dobbiamo restare entro certi limiti, altrimenti la Uefa non ti permette di accedere alle loro competizioni. Per cui abbiamo delle risorse limitate, dei ricavi bassissimi e alla fine grosso modo la stessa disponibilità del Lucerna. Il nostro budget 2025/2026 è di 30 milioni di franchi, senza ricavi in Europa e senza altri effetti».
Quali sono gli obiettivi sportivi? «Niente di nuovo rispetto allo scorso anno e ci tengo a precisare che il fatto di non aver raggiunto un obiettivo al 100%, non significa che sia stata una stagione negativa. Siamo arrivati quarti in campionato e abbiamo giocato in Europa, per cui non è stata un'annata fallimentare. In ogni caso nel 2025/2026 vorremmo centrare dopo 33 partite uno dei primi sei posti della classifica, oltre che raggiungere e ovviamente vincere la finale di Coppa Svizzera, ma anche qualificarci per un posto nelle Coppe Europee. Oltre a questo il nostro desiderio è quello di cercare di integrare i giovani calciatori del nostro vivaio nella misura dell'80%. Siamo ambiziosi».








