Carassesi, arriverà la ciliegina sulla torta?


Domani sera a Sementina il match fra Carassesi e Chiasso vale l'ascesa in Seconda Lega. Ne parliamo con l'allenatore dei sopracenerini Simone Sümer
«Se pensiamo all'obiettivo fissato dalla società l'estate scorsa, ovvero una salvezza tranquilla, siamo già andati ben oltre».
Domani sera a Sementina il match fra Carassesi e Chiasso vale l'ascesa in Seconda Lega. Ne parliamo con l'allenatore dei sopracenerini Simone Sümer
«Se pensiamo all'obiettivo fissato dalla società l'estate scorsa, ovvero una salvezza tranquilla, siamo già andati ben oltre».
CARASSO - Le forti piogge abbattutesi sul nostro Cantone la settimana scorsa hanno rinviato lo spareggio-promozione fra i Carassesi e il Chiasso. La sfida, che si giocherà al Centro Sportivo all'Isola di Sementina, verrà recuperata domani sera. A contendersi la "salita" in Seconda Lega sono le due squadre che hanno concluso la stagione in Terza al secondo posto nei rispettivi gruppi.
«Non ci ha disturbato particolarmente questo rinvio, anzi ha concesso qualche giorno in più di riposo alla squadra - ci ha detto l'allenatore dei Carassesi Simone Sümer - Nel weekend appena trascorso abbiamo organizzato la festa di fine stagione, che era già in programma da mesi. E, proprio a proposito di festa, per noi la partita con il Chiasso sarà tale... Se pensiamo infatti all'obiettivo fissato dalla società l'estate scorsa, ovvero una salvezza tranquilla, siamo già andati ben oltre».
Eppure, se l'appetito vien mangiando...
«Noi siamo pronti per tutto. Se dovessimo salire sarebbe un'ulteriore grande festa. Nella loro storia i Carassesi non sono mai arrivati a disputare uno spareggio per salire in Seconda e in questi giorni tanta gente per strada ci chiede della partita con il Chiasso. Il presidente ha parlato ai giocatori dicendo loro di divertirsi, siamo veramente sereni e scenderemo in campo senza stress. Non abbiamo quella pressione che avranno sicuramente i nostri avversari: per loro è una sorta di partita della vita, mentre per noi no. Sono convinto che chi verrà allo stadio si divertirà: stimiamo che ci saranno almeno 1'000 persone ad assistere all'incontro».
Cosa temi del Chiasso?
«Sicuramente hanno dei giocatori fuori categoria. Hanno una fase offensiva molto forte e dal centrocampo in su sono particolarmente pericolosi. Mi ha stupito non vederli vincere il campionato, ma mi hanno riferito di un Rapid davvero forte che si è meritato il primo posto».
Anche voi non eravate poi così distanti dalla promozione diretta...
«È vero. Pensate che, a tre partite dalla fine, eravamo a due punti dalla vetta. Negli ultimi due incontri abbiamo però colto due pareggi, partite nelle quali abbiamo purtroppo anche sbagliato un rigore. Peccato, ma non ci fasciamo certo la testa».
Com'è nata la tua passione per il ruolo di allenatore?
«Ho allenato per 16 anni nel settore giovanile del Bellinzona, dopodiché nel maggio 2022 ho deciso di prendermi una pausa. In seguito, tramite un amico, è arrivata la chiamata dai Carassesi. Nella prima stagione abbiamo disputato un discreto campionato, nella seconda siamo saliti dalla Quarta alla Terza e infine quest'anno, dopo che come detto ci hanno chiesto una salvezza tranquilla, eccoci qui a giocarci un'altra promozione. Sarebbe incredibile ottenerne due in due anni».
Qual è il segreto?
««Anzitutto voglio fare i complimenti ai ragazzi per la stagione da incorniciare, senza dimenticare il raggiungimento dei quarti di finale di Coppa Ticino. Dalla metà del girone d'andata in poi abbiamo trovato un grande equilibrio, che ci ha permesso di mantenere una gran costanza di rendimento nel girone di ritorno. Un grande grazie va alla società che ci ha davvero dato tutto per farci lavorare in totale serenità. Prima che una squadra di calcio, siamo una grande famiglia... Contrariamente ad altre squadre, pensate che noi facciamo due allenamenti alla settimana: ritengo infatti che la qualità del lavoro paghi molto di più della quantità».








