Rivoluzione-Italia: Spalletti esonerato


Finita l'avventura sulla panchina dell'Italia per il tecnico di Certaldo
Il 66enne ha pagato la tremenda prestazione degli azzurri nel match contro la Norvegia.
Finita l'avventura sulla panchina dell'Italia per il tecnico di Certaldo
Il 66enne ha pagato la tremenda prestazione degli azzurri nel match contro la Norvegia.
REGGIO EMILIA - Luciano Spalletti non è più l'allenatore dell'Italia. Con l’eco del fragoroso tonfo in Norvegia ancora fortissima, travolto dalle polemiche per la prestazione fornita dagli azzurri prima ancora che per il risultato, il tecnico di Certaldo è stato sollevato dal proprio incarico da Gabriele Gravina, presidente della FIGC.
Il 66enne sarà in panchina lunedì sera nel match che gli azzurri giocheranno contro la Moldova, poi farà la valigia.
«Il presidente Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dal ruolo di commissario tecnico della nazionale dopo la gara contro la Moldova - ha ammesso Spalletti in conferenza stampa - Mi dispiace, avrei preferito restare e provare a cambiare le cose. Ho un ottimo rapporto con Gravina, ma prendo atto dell'esonero dovuto ai risultati negativi. Dopo la Norvegia meritavo commenti anche peggiori. Sono amareggiato per i risultati che ho portato, ho creato delle difficoltà a tutto il movimento. Ho avuto dei giocatori forti da cui non sono riuscito a tirare fuori il meglio ma mi auguro che già da domani possano dimostrare il loro valore. Ero e sono convinto che andremo al Mondiale ma stare a rimuginare su ciò che è stato è tempo perso. Sul passato non si può mettere mano».
«Si può perdere, ma non così. Così non lo accetto - aveva invece spiegato in mattinata, prima dell'ufficialità del divorzio, il massimo dirigente del pallone azzurro - Dobbiamo riconoscere la superiorità della Norvegia, una delle più forti in assoluto degli ultimi anni a livello di qualità, fisico e atletico. In questo momento è più forte di noi. Un approccio diverso avrebbe però dovuto portare a un epilogo diverso. È stata la prima di otto partite. Non piangiamoci addosso: a un’Italia senza Mondiale non posso assolutamente pensare».
Il candidato "forte" per subentrare al posto del 66enne è Stefano Pioli, al momento sotto contratto con gli arabi dell'Al-Nassr ma prontissimo a "strappare" il contratto arabo per assumere l'incarico di "primo allenatore azzurro". Altro "papabile" è Claudio Ranieri, reduce da una stagione di alto livello alla guida della Roma.
In carica dal settembre 2023, alla guida dell'Italia Spalletti ha collezionato 11 vittorie in 23 partite.















