Il furto rischia di costar caro


«Prenderemo provvedimenti»
Pilato-Tarantino rischiano davvero
«Prenderemo provvedimenti»
Pilato-Tarantino rischiano davvero
ROMA - Una bravata, forse. O semplicemente un gesto stupido. Sta di fatto che, con il tentativo di furto all’aeroporto di Singapore, Chiara Tarantino e Benedetta Pilato rischiano di rovinarsi la vita. Oltre alla reputazione; perché quella, in un’era di social, già scricchiola pericolosamente.
I media italiani hanno ricostruito quanto avvenuto alle atlete e fatto il punto della situazione. Risultato: anche a causa dell’eco mediatica, le due nuotatrici non la passeranno liscia. Mentre per altre due compagne, coinvolte loro malgrado (Anita Bottazzo e Sofia Morini), la faccenda è chiusa. Non senza fastidio e imbarazzo, visto che entrambe hanno subito una perquisizione e mancato il volo prenotato, con conseguente obbligo a una nuova spesa per partire.
Prelevando tre boccette di profumi da un duty free prima di imbarcarsi, nascondendole nella borsa della Pilato (che non è ancora stato appurato se complice o ignara), la Tarantino ha scatenato un putiferio, risolto solo dall’intervento del Ministero degli Esteri italiano.
Prima di poter tornare a casa (il tentativo di furto è avvenuto il 14 agosto), le due sono tuttavia state obbligate a rimanere “ospiti” in un albergo. Prima di essere condotte nella struttura, le atlete sono state costrette a spogliarsi per una perquisizione (stessa sorte è toccata ad Anita Bottazzo), accusate di furto, ammanettate e trasportate in commissariato, dove hanno trascorso la prima notte. Una volta, in seguito, “spostate” in hotel, sono rimaste nelle loro stanze fino al 19, quando sono state imbarcate su un volo per l’Italia.
Il rientro in patria non è coinciso con la fine dell’incubo per Pilato e Tarantino. Come confermato da Cesare Butini, direttore tecnico della nazionale azzurra: «Il comportamento tenuto non giova a nessuno e di certo nuoce al movimento in generale - ha spiegato il dirigente - Quando le incontrerò, perché le incontrerò, dirò loro che quanto fatto è molto grave, una grande stupidaggine. Sono dei portavalori, anche quando non indossano la tuta azzurra. La federazione ha stigmatizzato l'accaduto, anche se le ragazze erano lì privatamente e non per un evento con la nazionale. Con il presidente Paolo Barelli valuteremo nei prossimi giorni la situazione e prenderemo provvedimenti».







































